I militari della Nato in aiuto ai migranti di Lampedusa
Si è conclusa l'operazione dei 68 trasmettitori della NRDC partiti dalla caserma Ugo Mara. Tra i momenti più intensi lo sbarco dei superstiti del naufragio dell'ottobre scorso in cui morirono 366 migranti
Terminata, per gli uomini e le donne del 1° reggimento trasmissioni, l’Operazione “Strade Sicure” a Lampedusa. I militari, inquadrati dal mese di giugno 2013 nel raggruppamento "Sicilia Occidentale" sotto il comando del 6° Lancieri d’Aosta, sono rientrati in tarda serata nella città di Milano. I 68 trasmettitori del 1° reggimento trasmissioni, unità di supporto diretto al NATO Rapid Deployable Corps Italy (NRDC-ITA) di Solbiate Olona, sono stati impegnati nel pattugliamento e nella vigilanza – in concorso con le forze dell’ordine – del Centro di Soccorso e Prima Accoglienza e dei diversi siti sensibili nell’isola.
Tra i momenti più significativi, l’intervento in seguito al naufragio del 3 ottobre 2013, quando un’imbarcazione carica di migranti si inabissò al largo dell’isola provocando 366 decessi. In quell’occasione i militari intervennero tempestivamente con un sistema di osservazione e controllo lungo le coste per avvistare i naufraghi e contribuirono significativamente nel soccorso ai superstiti e nel recupero delle salme dal molo Favarolo.
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