“Lo Stato salvi gli Istituti Musicali”
È il messaggio del coordinamento nazionale dei docenti degli istituti parificati ai conservatori, ma sostenuti economicamente dai Comuni: l'appello parte anche da un docente del Puccini di Gallarate
I docenti si mobilitano per chiedere con forza che lo Stato "salvi" gli Istituti Superiori di Studi Musicali pareggiati, prendendoli in carico alla pari dei Conservatori esistenti: un appello partito da Ancona, dove il locale istituto – il Pergolesi – è in gravissima difficoltà. «Ci sono docenti che non vengono pagati da undici mesi» spiega Giorgio Spriano, che è docente di ruolo al "Puccini" di Gallarate e sostiene la mobilitazione dei colleghi di tutta Italia. "Lo scopo è di chiedere con forza l’applicazione della legge di riforma e con urgenza la riapertura del processo di statizzazione messo in discussione dalle recenti dichiarazioni del ministro Giannini" spiegano i promotori dell’appello, riuniti nel Coordinamento 15 maggio 1930 (anno di emanazione delle leggi per il “pareggiamento” degli istituti musicali italiani, in vista di un graduale passaggio a Conservatori di Stato).
Il ministro Giannini a fine aprile ha parlato di «estrema onerosità» della statizzazione dei 20 Istituti Musicali Pareggiati, considerata «assolutamente fuori portata nelle condizioni attuali», e ha indicato come strada futura «l’attenzione ad una migliore distribuzione fra la formazione di base e quella successiva, con una ripartizione dei costi del personale». I docenti chiedono invece di completare la "statizzazione" degli Istituti Musicali, che sono in carico ai Comuni e soffrono situazioni più o meno difficili (il governo aveva garantito nuovi finanziamenti straordinari a maggio). «L’Istituto Puccini ha fatto una richiesta di statizzazione anni fa, ma non è mai andata avanti» spiega Spriano, da 27 anni è docente di ruolo al "Puccini" di Gallarate. Il Puccini è l’Istituto Musicale di Gallarate, nato nel 1984 e finanziato dal Comune, frequentato da gallaratesi ma anche da giovani di altri Comuni della provincia. «La statizzazione porterebbe un vantaggio sia ai docenti, che agli alunni, che alle finanze locali». E metterebbe fine a quella che i docenti considerano una ingiusta disparità tra Conservatori e Istituti finanziati dagli enti locali.
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