“No alla transumanza dei docenti, bloccate le graduatorie provinciali”

Valentina Aprea, assessore all'Istruzione, Lavoro e Formazione Professionale di Regione Lombardia, interviene sulla questione delle graduatorie dei precari della scuola

«Proporrò ai colleghi delle altre regioni una piattaforma di impegni concreti da presentare al Governo per la soluzione del problema, attraverso il blocco totale delle graduatorie provinciali ad esaurimento e la fine del precariato». Lo dice Valentina Aprea, assessore all’Istruzione, Lavoro e Formazione Professionale di Regione Lombardia a proposito della graduatorie dei precari della scuola che vedono le migrazioni di massa da sud a nord. «In particolare – spiega – tutte le cattedre scoperte devono essere coperte con personale di ruolo. Il piano triennale di
assunzioni confermato dall’ex ministro Carrozza deve essere integrato per tutti i posti liberi, sulla base del fabbisogno programmato».

NESSUN SCAVALCAMENTO – «E’ chiaro ormai a molti – afferma Aprea – che la situazione è intollerabile per tanti precari del nord, che vedono bruciate non solo le loro aspettative di immissione in ruolo, ma spesso anche la sola possibilità di svolgere una supplenza per il prossimo anno, scavalcati dai precari migranti con elevati punteggi. E’ anche una situazione che non riconosce dignità ai tanti precari del sud che migrano al nord per avere un’occasione maggiore di lavoro».

GOVERNO MONTI RIDUSSE CATTEDRE ANCHE AL SUD – "Il Decreto dell’ex ministro Carrozza dello scorso anno – spiega Aprea – ha ridotto da cinque a tre gli anni di permanenza minima nella regione di immissione in ruolo, favorendo così i ritorni del personale di ruolo da nord a sud, riducendo ulteriormente il numero di cattedre disponibili al Sud».

LIBERTA’ DI SCELTA – «Le scuole, anche in rete tra di loro, devono poter contribuire a scegliere i propri docenti. E’ paradossale che a tutt’oggi, quando la scuola è chiamata a rendere conto del proprio operato, si trovi il personale assegnato da una lotteria amministrativa inadeguata ai bisogni della scuola».

OSTACOLATI DA GOVERNO, TAR E CORTE COSTITUZIONALE – «Quando nel
2009 il governo Berlusconi cercò di arginare la situazione fu bloccato prima dal TAR e poi dalla Corte costituzionale. Nel 2012, appena diventata assessore in Regione Lombardia, promossi
una legge regionale che consentiva alle scuole di selezionare direttamente i supplenti annuali. Il Governo, invece di collaborare con noi, impugnò la legge davanti alla corte costituzionale. Si tratta ormai di riconoscere il diritto alle scuole di assumere il personale, come fa un Comune, perché le scuole non sono certo un ufficio periferico del ministero dell’istruzione».

MINISTERO DIVENTATO UFFICIO DI COLLOCAMENTO – «D’altra parte è ora che anche il ministero cambi – sottolinea Aprea -. La sede di viale Trastevere e gli uffici regionali del ministero si sono ridotti ad essere un enorme ufficio di collocamento per oltre un milione di persone, con conseguente approccio burocratico, governato ormai dalle sentenze del Tar».

NO A TRANSUMANZA DOCENTI – «Auspico che il Presidente Renzi e il Ministro Giannini – conclude Aprea – tengano conto delle proposte che presenterò loro formalmente, per dare risposte non solo ai tanti precari della scuola, ma soprattutto agli studenti ed alle loro famiglie, i quali chiedono una scuola di qualità che non può certo nascere dalla transumanza dei docenti precari,
né dalla guerra di punteggi che misurano l’anzianità e non certo le competenze»

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Agosto 2014
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