Petrolvalves, l’azienda che piace tanto agli americani
Nata e cresciuta grazie ai capitali coraggiosi delle famiglie Candiani e Lualdi, è stata indicata tra le 30 medie aziende più interessanti del mercato. Secondo "Made in Varese" è tra quelle più in salute della provincia

Nel 2011 l’A.T. Kearney, società internazionale di consulenza, l’ha inserita nella lista delle trenta medie aziende italiane più interessanti del mercato. Secondo l’ultima classifica stilata da “Made in Varese”, è tra quelle più in salute della nostra provincia. La Petrovalves, azienda metalmeccanica di Castellanza, è infatti al ventiduesimo posto della classifica generale (su un totale di 1.200 imprese) con un fatturato di 207 milioni e 365mila euro, al settimo posto per utili lordi (34 milioni di euro), all’ottavo per imposte pagate (8 milioni di euro) e al terzo posto per incremento del fatturato (+23,7% tra il 2011 e il 2012).
Se si prende in considerazione la classifica di settore (metalmeccanico) la Petrolvalves viene subito dopo le grandi ammiraglie del gruppo Finmeccanica, AgustaWestland e Alenia Aermacchi, con la differenza che l’azienda di Castellanza è cresciuta grazie ai mezzi propri, vale a dire i capitali coraggiosi delle famiglie Lualdi e Candiani, a cui si è aggiunto negli anni più recenti il fondo Sator di Matteo Arpe.
Fondata nel 1956 su iniziativa di Mario Lualdi, il gruppo è tra i leader mondiali nella produzione di valvole speciali per l’industria del gas e petrolifera. Il successo di questa azienda è il frutto di continui investimenti in ricerca e sviluppo, che la pone tra le prime al mondo nell’introduzione di numerosi brevetti del settore, e della capacità di sviluppare soluzioni basate su richieste specifiche del cliente. Fortemente internazionalizzata, la Petrolvalves ha una presenza diretta in Usa, Messico, Norvegia, UK , Francia, Algeria, Arabia Saudita e Singapore e tra i suoi clienti elenca i big del settore energetico: BP, Chevron, ExxonMobil, Petrobras, Repsol, Shell and Statoil, solo per citarne alcuni.
I numeri, le performance, la produzione strategica della Petrolvalves hanno suscitato l’interesse di molti potenziali acquirenti, tra cui l’americana General Electric Oil, la Holding della famiglia Thyssen, oltre ai grandi fondi di private equity. Nello studio dell’ A.T. Kearney, dal titolo “Family Business, Il tesoro nascosto dell’Italia”, ci si chiedeva anche quali fossero le aziende famigliari che fra 30 anni sarebbero state ancora sul mercato con successo. Un dettaglio importante che giustificherebbe la valutazione dell’azienda di Castellanza che si aggira intorno ai 700 milioni di euro (Fonte del dato, “Il Sole24ore”).
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