Expo2015: Varese incontra la Lituania
La Camera di Commercio e il comune hanno incontrato i delegati lituani per creare un ponte di aiuto e collaborazione in vista dell'esposizione universale
Poco più di tre milioni di abitanti e un’indipendenza ancora giovane, raggiunta nel 1991. La Lituania è entrata nell’Unione Europea il primo maggio del 2004 e ha deciso di puntare su Expo2015 proponendosi sia con la sua ricca tradizione in campo agricolo, sia con le tecnologie innovative che caratterizzano la sua produzione alimentare.
Oggi ha fatto visita a Varese Romas Jankauskas, commissario del padiglione del proprio paese. È stato ospite della Camera di Commercio, incontrandosi con il segretario generale Mauro Temperelli e il suo staff che si sta occupando di Expo2015. Incontri che si sono svolti tra MalpensaFiere di Busto Arsizio e Varese, presenti in quest’ultima occasione anche il vicesindaco di Varese Carlo Baroni e l’assessore comunale Sergio Ghiringhelli.
Lo abbiamo incontrato anchenoi mentre ammirava le bellezze dei giardini Estensi, ed è stata l’occasione per conoscere alcuni aspetti di Expo per chi viene da fuori Italia. Lui tra l’altro ha lavorato per sedici anni in una televisione.
«Apprezzo l’attenzione anche dei giornali locali, perché valorizzate il nostro piccolo paese che spesso non è considerato dalle grandi testate. Per noi è un’occasione importante anche per far conoscere la Lituania».
Commissario Jankauskas, perché la Lituania ha scelto di esser presente ad Expo?
«Per me questa di Milano sarà la quinta volta che partecipo a una esposizione mondiale. Il nostro paese è piccolo, ma ha molto da proporre».
Quale saranno le caratteristiche della vostra presenza?
«Il nostro padiglione sarà a forma di bilancia perché vogliamo puntare su due elementi che devono stare in equilibrio: tradizione e innovazione. Sono entrambi determinanti per la nostra storia. Siamo da poco entrati nella Ue, ma non rinunciamo alla nostra storia. A Milano porteremo i nostri prodotti alimentari importanti come i latticini e la carne, ma sarà un’importante occasione per avere relazioni oltre al food».
Quante persone lavoreranno nel padiglione?
«La nostra delegazione sarà composta da 25-30 persone fisse, ma a queste si aggiungeranno molte altre per venire a presentare progetti e intessere relazioni. Io sarò presente almeno tre mesi, ma diversi rappresentanti del Governo verranno a Milano».
Vede possibile una relazione con Varese?
«Varese può avere un ruolo importante per la vicinanza e ci potranno essere occasioni di scambio a tanti livelli: economico, turistico, progettuale. Il ruolo della Camera di Commercio potrà risultare prezioso per favorire momenti di interscambio tra il sistema economico varesino e il nostro».
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