Gp di Monza: la Regione chiede l’intervento del governo
L'assessore allo Sport Rossi chiede di non lasciare sola la Regione nella vicenda sul rinnovo del contratto del gran premio d'Italia con la F1. Ma sull'autodromo pesano anni di cattiva gestione e un'inchiesta dei pm brianzoli
«Questa è stata l’estate delle docce gelate per la Sla e io nomino il premier e il Governo perché intervenga per garantire il rinnovo del contratto del Gran Premio d’Italia a Monza». A dirlo è l’assessore allo Sport e alle Politiche giovanili di Regione Lombardia, Antonio Rossi. L’assessore, intervenuto alla conferenza stampa di presentazione dell’85° Gran Premio d’Italia
ha aggiunto che «È facile specchiarsi in un grande evento come il Gran Premio di Monza, ma bisogna sostenerlo. La Regione è in campo ma non dobbiamo dimenticare i vincoli del Patto di stabilità, o di stupidità come dice il presidente Maroni, e per questo chiedo al Governo di non lasciare sola la Regione».
Sulla vicenda del rinnovo del contratto tra la Formula Uno di Bernie Ecclestone, in scadenza nel 2016 e il circuito lombardo, pesano i pochi introiti pubblicitari, la cattiva gestione dell’autodromo, protrattasi negli anni e un processo ai vecchi vertici della pista che partirà il 18 settembre prossimo (leggi l’articolo). L’impianto brianzolo sta vivendo da mesi una situazione di stallo che, dopo l’inchiesta aperta dai pm di Monza, ha portato al rinnovo delle cariche in Aci Milano e Sias, oggi rappresentate rispettivamente dall’ex pilota di Formula Uno e commentatore televisivo del massimo circus automobilistico, Ivan Capelli, e da Andrea Dell’Orto, presidente di Confindustria Monza e Brianza.
«Il rinnovo del contratto con Bernie Ecclestone che scade nel 2016 – ha ricordato l’assessore Rossi – è una vicenda che interessa molto al presidente Roberto Maroni che ne ha parlato già con il neo presidente dell’Aci Milano Ivan Capelli. Questo appuntamento – ha continuato l’assessore – deve vedere tutte le realtà del territorio fare squadra per ottenere il successo del rinnovo dell’accordo fino al 2020».
«Confermiamo che i nostri investimenti riguarderanno Parco e Autodromo, insieme alla Villa Reale – ha ricordato invece Fabrizio Sala, sottosegretario con delega a Expo e internazionalizzazione delle imprese – . Da Sias e Aci Milano, con cui sono in corso colloqui, attendiamo un progetto complessivo. Con questa nuova governance ragioneremo su fattori come attrattività e redditività. Questo è il futuro dell’impianto e su questo obiettivo Regione Lombardia c’è e lavora per costruire un progetto di rilancio per lo sport automobilistico, ma anche per l’utilizzo degli impianti quando non si corre. Se tutti, enti e istituzioni, faranno la loro parte possiamo farcela».
«Regione investirà in attrattività – ha assicurato Sala -. Ci interessano iniziative e progetti che vanno in questa direzione, come quello per il recupero delle vecchie sopraelevate presentato oggi dal direttore del mensile ‘Quattroruote’. Senza dimenticare l’abbinata turistico ambientale e turistico sportiva, la vera sfida, per coniugare motori e ambiente. Expo 2015, in tal senso, è un veicolo promozionale straordinario che arriva in un momento importante: lo vediamo dall’entusiasmo di molti paesi partecipanti e dal fatto che abbiamo passato il miliardo di euro di investimenti sul sito espositivo. Gli stranieri vogliono venire e visitare Expo e l’Italia, e l’autodromo può diventare un brand internazionale, su cui val la pena investire».
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