Il sogno di Stefano ha creato 40 posti di lavoro
La volontà di avere un lavoro vero nonostante la disabilità ha fatto nascere la cooperativa Solidarietà e Lavoro che oggi impiega 28 lavoratori delle categorie protette. Il direttore Luoni: "I talenti di questi ragazzi sono il nostro motore"
Il sogno di Stefano (seduto nella foto in alto), quello di avere un lavoro vero, oggi è una realtà che conta 40 dipendenti dei quali 28 sono disabili. Grazie alla cooperativa Solidarietà e Lavoro di via Cà Bianca, infatti, sono molte le persone con difficoltà psichiche e fisiche che sono riuscite a ritrovare la loro dignità e autonomia attraverso un impiego vero. Il sogno di Stefano lo racconta l’attuale direttore della cooperativa Francesco Luoni, in carica dal 2004: «Tutto nasce dal sogno di questa persona e dalla voglia di dare una risposta ad un problema che per qualcuno è un dramma vero e proprio – spiega Luoni – quello di poter essere autonomi grazie al lavoro». Dal ’95, dunque, la cooperativa è impegnata a dare opportunità sia ai disabili che alle aziende. Inizialmente si occupava di commesse di assemblaggio pezzi per conto terzi ma col passare del tempo i responsabili della cooperativa hanno allargato il loro raggio d’azione moltiplicando anche i posti di lavoro.
«Dopo il 2004 è stato possibile fare un ulteriore salto di qualità con l’avvio del ramo della lavorazione meccanica con la produzione di guarnizioni all’interno di un capannone a Borsano. – racconta Luoni che prosegue – Negli ultimi 3 anni ci siamo lanciati anche nei servizi informatici. Abbiamo un call center (che presta servizio lavora per l’Asl 1 Milano e l’Asl di Varese, forniamo un servizio di gestione documentale trasformando archivi cartacei in formato digitale sia per gli enti pubblici che per le aziende. Da qualche giorno, grazie ad una importante società come Sielte, ci occupiamo di rigenerazione di router per aziende». Grazie a questa nuova convenzione la cooperativa ha potuto garantire lavoro continuativo per altre 7 persone.
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Luoni sottolinea come si è arrivati a questo risultato: «Proprio grazie alla diversificazione delle nostre attività riusciamo a collocare le persone nel posto giusto, scoprendo i loro talenti. Grazie a questo la loro resa è del tutto paragonabile, e in alcuni casi superiore, a quella dei normodotati». Luoni, infine, ci tiene a sottolineare che la collaborazione con le aziende private e con gli enti pubblici è fondamentale: «Da quando le province hanno recepito la normativa sulle assunzioni dei disabili – spiega – è più facile per privato e pubblico ottemperare all’obbligo di assunzione di un disabile ogni 15 dipendenti attraverso l’affidamento di lavori alle cooperative sociali di tipo B come la nostra che, attraverso i servizi di inserimento lavorativo del territorio, assumono il lavoratore. Molte aziende non sono al corrente di queste opportunità e cogliamo l’occasione per ribadirlo».
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