Malumori in maggioranza, si gioca sul bilancio

«Non ci sono minacce o messaggi di guerra, solo la richiesta di chiarimenti. L’invito a tutti è ad essere più riflessivi e meno aggressivi». Dopo il sindaco Angelo Bellora, Rocco Putignano è forse la persona meno invidiata a Cardano al Campo. Il capogruppo di Cardano Vive potrebbe trovarsi a che fare con un gruppo di maggioranza – il suo – diviso sul voto al bilancio. Il primo bilancio, dopo soli quattro mesi di amministrazione. 
A inizio settembre in giunta gli assessori Mazzucchelli e Franzioni si sono astenuti ("astensione riflessiva") sul voto al bilancio criticando la mancanza di confronto. Dopo riunioni, fra cui quella di giovedì sera, con qualche assenza (da mesi) pesante, dopo le dure dichiarazioni sui giornali di componenti della maggioranza, Putignano sta lavorando per cercare di non arrivare alla rottura plateale in Consiglio comunale. Cosa succederebbe infatti se i consiglieri comunali "pratiani" (ovvero quelli già coinvolti nella scorsa amministrazione comunale) non votassero o votassero contro?

Insomma, mentre i cittadini si sono visti proprio nei giorni scorsi aumentare le tasse e i buoni pasto per le mense dei bambini, la maggioranza litiga. Sul quinto assessorato? Sul poco confronto sul bilancio? Su visioni diverse del bilancio e del reperimento di risorse?
«E’ noto che ci sono situazioni non di conflitto, ma di modi di intendere e valutare il bilancio non confluenti – spiega Putignano (foto) -. In politica ci sono visioni non condivise ed è vero che gruppi più di sinistra della coalizione possono essere non allineati».
Non è un mistero che l’ex assessore al Bilancio Enrico Pozzi, non ri-eletto consigliere comunale a maggio 2014, a luglio aveva addirittura pronto un "contro-bilancio" alternativo a quello di Bellora (che ha tenuto la delega su questo settore).
«Quello che dobbiamo fare ora è lavorarare per trovare il modo di andare nella stessa direzione – ragiona il capogruppo, già messo in difficoltà nella primissima votazione sul presidente del Consiglio comunale -. Da parte dei cosidetti "pratiani" non ci sono minacce o messaggi di guerra, ma solo richieste di chiarimenti e di un indirizzo amministrativo che garantisca la continuità con il progetto di Laura Prati senza sminuire nessuna individualità, a partire da quella del sindaco».
Si torna insomma al fatidico accordo pre-elettorale, che prevedeva la maggioranza di assessori "pratiani" in giunta, indipendentemente dalle preferenze ottenute. Ma un problema di preferenze c’è stato nelle urne: i "belloriani", Vincenzo Proto in testa, ha avuto risultati migliori. E così, dopo un mese intero di stallo post voto, Bellora è riuscito a nominare solo quattro assessori invece che cinque. «Non è un questione solo del quinto posto – spiega Putignano -, ma di un progetto complessivo che deve andare in una certa direzione anche sulle scuole e sul sociale. Ci sono stati degli accordi sulla composizione della giunta e sui programmi. Il sindaco si è messo in gioco in prima persona con una coalizione di cui conosceva le esigenze». 

Settimana prossima Cardano avrà un bilancio e soprattutto avrà ancora una giunta o resteranno gli aumenti e una nuova campagna elettorale? «Qui si gioca il futuro – conclude Putignano -. Non vogliamo vessare i cittadini, ma il taglio dei trasferimenti dallo Stato ha reso necessarie certe decisioni. Non stiamo discutendo fra noi e intanto ci dimentichiamo dei cittadini. La speranza è che nell’amministrazione comunale ci siano persone che possano dare il meglio anche sulla riflessione e sulla mediazione. Clima che ovviamente si rifletterebbe sia sui dipendenti comunale che sui cittadini».