Maroni: “Subito un censimento dei clandestini”
Il presidente di Regione interviene in una trasmissione televisiva e propone il censimento dei cittadini irregolari presenti a Milano. Ma i dati esistono e il fenomeno migratorio, nonostante gli sbarchi, è in calo. "In italia non c'è lavoro"
«Non più del 4/6 per cento degli immigrati che arriva sulle nostre coste è davvero un profugo».
A dirlo è il presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni all’emittente TeleLombardia, aggiungendo che: «Tutti vengono trattati come se fossero tali. Questo non è giusto, perché avviene a spese di tutti i cittadini. Io ho detto a Renzi e Alfano, che come Regione Lombardia, non sono disposto a mettere soldi, che toglierei ai cittadini lombardi per sostenere chi non ne ha diritto, perché non è un profugo, ma un semplice immigrato clandestino».
Nell’intervento il governatore di Regione dimentica di citare da dove prenda la statisitca sopra citata, e dimentica anche di far riferimento alla legge Bossi-Fini, che dal 2002 stabilisce che chiunque sia privo di un regolare contratto di lavoro è automaticamente considerato cittadino irregolare o clandestino.
Secondo i dati presentati ad agosto dal ministero dell’Interno nel suo rapporto annuale, i migranti sbarcati in Italia nel 2014 sono 117mila di cui più di 35mila hanno fatto richiesta di protezione internazionale e di questi poco più di 24mila persone hanno ricevuto una forma di protezione da parte dello Stato italiano. Un numero quindi ben superiore al 4/6 per cento citato dal presidente Maroni.
Rispondendo poi a un ascoltatore, che gli chiedeva se ci fosse un censimento su quanti di questi clandestini fossero presenti a Milano, il governatore ha fatto notare che nemmeno la Regione: «È stata messa a conoscenza di questi numeri, perché tutto viene gestito dalle Prefetture. L’idea di un censimento – ha aggiunto Maroni – è interessante» concludendo che ne parlerà con il prefetto di Milano.
In attesa del colloquio, si possono citare i dati della fondazione Ismu secondo cui: "la popolazione straniera presente in Italia ammonta a 5,4 milioni di persone al 1° gennaio 2012, per circa il 90% dei casi con dimora abituale (residenza) in un comune italiano. Mentre gli irregolari sono scesi al livello di sei ogni cento presenti, un minimo mai osservato in passato e certo non estraneo ai venti di crisi (Emn, 2012) e sono stimati in 326mila unità, 117mila in meno rispetto al 2010; mentre sono 245mila coloro che soggiornano regolarmente in Italia senza risultare iscritti in alcuna anagrafe". Un dato che, conclude il rapporto della fondazione "spingerebbe ad andare persino oltre la semplice ipotesi di stagnazione del fenomeno migratorio".
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