Tasi, ultimo giorno. Un comune su tre è in ritardo
Corsa contro il tempo in tutto il paese per deliberare le aliquote. Il 18 settembre il ministero delle finanze dovrà pubblicarle tutte sul sito
Ultima chiamata per stabilire l’aliquota della nuova tassa comunale, la Tasi. Entro il 10 settembre, infatti, i sindaci devono inserire nel portale del federalismo fiscale del dipartimento delle Finanze le delibere con cui hanno approvato le aliquote e i regolamenti del nuovo tributo sugli immobili per i servizi indivisibili. Un comune su tre, in Italia, non è ancora riuscito a deliberare le aliquote. Alcuni media parlano di caos, ma dal governo non giungono segnali di rinvio.
La situazione in Italia
Alla fine della scorsa settimana avevano ottenuto la pubblicazione dei documenti 4.752 municipi su 8.057, anche se molti altri comuni hanno già votato le aliquote e sono ancora "in coda" per vederle pubblicate.
Scadenze, niente proroghe per i ritardatari
I funzionari delle Finanze hanno tempo fino al 18 settembre per mettere online gli atti inviati dai Comuni. Il dipartimento delle finanze del ministero ha precisato che il rinvio al 30 settembre della data per approvare il bilancio degli enti locali non incide sul termine del 10 settembre fissato per trasmettere le decisioni definitive sulla Tasi. Niente proroghe per i ritardatari.
Se non viene approvata che succede
Se la delibera del vostro comune non arriva entro mercoledì, i contribuenti dovranno pagare la Tasi annua per il 2014 entro il 16 dicembre, con l’aliquota statale e in una sola soluzione (vedi sotto).
Come si paga
Il pagamento avverrà tramite F24 o bollettino postale: è piuttosto difficile che i comuni mandino i bollettini a casa, come sta succedendo invece in queste settimane per la Tari. Il saldo avverrà entro il 16 dicembre. Bisogna controllare la delibera definitiva del proprio comune dopo il 18 settembre, attraverso il sito delle Finanze (l’unico che ha carattere di ufficialità) e guardare nel dettaglio anche le eventuali detrazioni introdotte per l’abitazione principale.
Se abiti in un comune ritardatario
Il comune non aveva deciso sulla Tasi a maggio, ma ha deliberato nei mesi estivi o lo farà entro mercoledì? È il caso, per esempio, di Milano e Roma (che hanno spinto il prelievo sulla prima casa al 2,5 per mille). In questo caso, si va alla cassa per l’acconto il 16 ottobre, tenendo conto delle nuove regole. Entro il 16 dicembre si verserà il saldo.
Se abiti in un comune che non ha votato la delibera
Il comune non delibera sulla Tasi entro il 10 settembre? In questo caso, il versamento del tributo è rinviato a dicembre (con la solita scadenza del 16, che coincide con quella dell’Imu), e avverrà in un’unica soluzione con l’aliquota base dell’1 per mille, o ancora più bassa, se la somma tra le aliquote Imu e Tasi previste per ciascun immobile supera il livello massimo del 10,6 per mille fissato per l’Imu sugli immobili diversi dalla prima casa.
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