Ucraina: tregua violata, nuovi scontri a Mariupol

È durata meno di 24 ore la tregua tra Kiev e i ribelli filo-russi. Da quanto riferisce la stampa internazionale, nella serata di ieri, 6 settembre, delle forti esplosioni si sono registrate a Mariupol, una città portuale nel parte orientale del Paese. L’episodio di sarebbe verificato in prossimità di un check-point dell’esercito ucraino. 
Sul fronte diplomatico il Cremlino non cede di un passo nei confronti di Bruxelles. Mosca minaccia di reagire nel caso in cui l’Unione Europea dovesse confermare il nuovo pacchetto di sanzioni economiche prese dal Consiglio Europeo (blocco dell’export dei 28 paesi Ue verso la Russia e stop al mercato dei capitali) e di cui si attende la formalizzazione nel caso in cui la tregua tra Kiev e i filorussi non dovesse reggere. «Se la nuova lista di sanzioni della Ue entra in vigore – avverte il ministero degli esteri russo – ci sarà sicuramente una reazione da parte nostra».

Ma la guerra di nervi tra Mosca e Bruxelles sta già generando le ripercussioni dall’una e dall’altra parte. Il governo russo ha già bloccato l’importazione di varie categorie di prodotti agroalimentari, con per un valore stimato di oltre cinque miliardi di euro, di cui 200 milioni per l’Italia. Ripercussioni che hanno già suscitato le espressioni di scetticismo da parte di alcuni paesi Ue come Repubblica Ceca o Slovacchia. Attendendo di capire se la tregua verra’ rispettata, nel mirino delle nuove sanzioni compaiono gli stessi settori già toccati il 31 luglio: il mercato dei capitali, la difesa, i beni a doppio uso civile e militare, le tecnologie sensibili. C’è inoltre una nuova lista di persone, alle quali saranno congelati beni e bloccati visti: inclusi la nuova leadership di Donbass, il governo della Crimea e personalità russe.