“Un disabile su due non ha l’insegnante di sostegno”, la vicenda arriva in Senato
La senatrice bustocca Laura Bignami ha depositato un’interrogazione per capire la condizione dei disabili nelle scuole pubbliche che, tra barriere architettoniche e risorse scarse, peggiora sempre di più
I dati del ministero dell’istruzione parlano, per il 2013, di 110.216 insegnanti di sostegno a fronte 209.814 alunni disabili. L’associazione "Tutti a scuola" segnala invece che ogni anno gli alunni disabili sono superiori di migliaia di unità rispetto alle previsioni che il MIUR registra al momento delle iscrizioni ma soprattutto che gli insegnanti di sostegno nella metà dei casi sono diventati tali perché, in soprannumero nelle proprie discipline, hanno frequentato mini corsi di formazione di poche ore.
E’ in questo contesto che si inserisce l’interrogazione presentata dalla Senatrice Laura Bignami al ministro dell’istruzione Stefania Giannini per chiedere conto della situazione degli studenti con disabilità nelle nostre scuole. «Ogni anno si registrano ritardi significativi nell’assegnazione delle risorse professionali a supporto degli alunni con disabilità -spiega la Senatrice- a discapito delle esigenze effettive degli alunni». Secondo Bignami «il progetto la buona scuola affronta in modo molto superficiale e approssimativo le problematiche relative all’inclusione scolastica e le politiche di sostegno degli alunni con disabilità» che devono fare i conti anche con gigantesche barriere architettoniche. Secondo i dati dell’associazione CittadinanzAttiva, citati nell’interrogazione, sono presenti barriere architettoniche che ostacolano l’accesso dei disabili negli edifici: 1 scuola su 4 è priva di posti per disabili. Il 46% degli edifici su più piani dispone di un ascensore, ma questo nel 20% dei casi non funziona e nel 6% non è abbastanza largo da consentire l’ingresso di una carrozzina. Barriere architettoniche sono presenti nel 29% delle aule, nel 21% degli ingressi, nell’11% delle mense e dei cortili. In quasi la metà delle aule, poi, non ci sono banchi adatti a uno studente in carrozzina.
Alla luce di tutto ciò la senatrice chiede al ministro «quali misure intende assumere al fine di garantire il rispetto del diritto allo studio degli studenti disabili in tutto il territorio nazionale affinchè nelle scuole la disabilità non sia vista come un impedimento». Inoltre Bignami chiede anche «se il ministro non intenda definire meglio i percorsi di formazione e specializzazione degli insegnanti di sostegno e degli educatori» studiando poi «percorsi differenziati in base ai deficit degli alunni»
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