Via libera da Cantone all’Albero della Vita
Il progetto dell'architetto Marco Balich era stato messo in forse dall'ultima inchiesta che ha scosso Expo 2015 e messo sotto accusa il responsabile al padiglione Italia, Antonio Acerbo
Dopo l’avviso di garanzia ad Antonio Acerbo (leggi la notizia) responsabile del padiglione Italia, arriva il via libera alla realizzazione dell’Albero della Vita, il monumento simbolo del padiglione che rischiava un brusco stop dopo l’inchiesta avviata dalla Procura di Milano.
«Oggi per me è un giorno di soddisfazione e di gratitudine», ha commentato a caldo Diana Bracco, presidente di Expo 2015 spa e commissario generale di sezione per il Padiglione Italia dopo l’incontro avuto con Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità Anticorruzione.
«Abbiamo avuto le assicurazioni che volevamo – ha speigato Cantone al quotidiano La Repubblica – nonostante restino i dubbi sulle vicende iniziali, abbiamo messo dei paletti: uno su tutti, accettato dalla presidente Bracco, è che il progettista dell’opera Marco Balich non avrà altra remunerazione da Expo, oltre i 2 milioni già avuti da Coldiretti per il suo lavoro, di fatto Balich si è impegnato a rinunciare alla progettazione, che sarà invece fatta con una consulenza del Politecnico».
Gli otto milioni di euro complessivi dovrebbero dunque essere completamente coperti dagli sponsor, ovvero dal sistema delle imprese bresciane e da altri.
«Proprio in questi giorni – ha precisato ancora la Bracco – Pirelli ha confermato a Padiglione Italia la sua manifestazione d’interesse di voler sponsorizzare le attività per la costruzione dell’Albero della Vita. Ma è anche un giorno in cui sento di dover fare molti ringraziamenti, il primo dei quali va al presidente dell’Anticorruzione, Raffaele Cantone, e al colonnello Cosimo Di Gesù che hanno impostato con noi un confronto serrato ma sempre costruttivo, fornendo linee guida utilissime e chi edendo approfondimenti necessari senza mai mettere in discussione l’importanza per Expo del progetto. Sono grata poi al sistema produttivo e associativo di Brescia, che in questa vicenda rappresenta l’Italia imprenditoriale che vogliamo: pulita, intraprendente, tenace e che crede nel futuro del Paese. Sono loro che buttando il cuore oltre l’ostacolo si sono assunti l’onere economico e tecnico di realizzare in tempo utile l’Albero della Vita. Né posso dimenticare l’impegno e la lungimiranza di Coldiretti, che ha creduto da subito nel valore iconico del progetto di Marco Balich come simbolo della loro stessa Confederazione. Un grazie anche al Politecnico di Milano che, come suggerito dall’ANAC, procederà in qualità di nostro consulente scientifico alla predisposizione del bando di gara sugli allestimenti scenografici e tecnologici dell’Albero e a stabilire criteri di valutazione tecnica delle offerte. Un grazie di cuore infine alla BWS di Marco Balich per il lavoro svolto sinora e per aver messo a disposizione di Sistema Brescia e delle stesso Politecnico i progetti definitivi delle strutture e delle tecnologie dell’Albero della Vita».
I lavori dell’imponente Albero della Vita potrebbero quindi essere conclusi nei primi 20 giorni di aprile, a poca distanza dalla cerimonia di inaugurazione dell’esposizione 2015.
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