Alfieri: ” I lombardi hanno pagato di più per i ticket”
Il segretario lombardo del PD accusa la giunta Maroni di aver fallito la politica annunciata per la riduzione dei costi in sanità. Dalle tabelle risulta un aumento dell'1,37%
Sui ticket sanitari, la Regione Lombardia non mantiere ciò che promette. Questa, in sintesi, è l’accusa mossa dal segretario regionale del PD lombardo Alessandro Alfieri che, in una nota, spiega perchè i cittadini non abbiamo ottenuto i risparmi annunciati: « Il presidente della Regione Lombardia è tornato lunedì ad annunciare l’intenzione di cancellare i ticket sanitari regionali, con un primo intervento nel 2015. Intanto, però, la prima manovra fatta dall’amministrazione Maroni sui ticket farmaceutici, in vigore da aprile 2014, si sta dimostrando un flop. Al momento della presentazione dell’intervento Maroni spiegò che la Regione avrebbe investito 40 milioni di euro per cancellare i ticket farmaceutici a 800mila lombardi (su 10 milioni). Fu anche lanciata la campagna di comunicazione “zero ticket”, con affissioni di manifesti in tutte le città lombarde, per il costo dichiarato di 200mila euro a carico dei contribuenti. Nei fatti, la Regione estendeva l’esenzione del ticket farmaceutico per gli anziani over65 poco abbienti, spostando il limite di reddito massimo da 11 a 18mila euro.
Alla luce dei dati ufficiali, su ormai cinque mesi di applicazione, i numeri danno torto alla Regione. Da aprile ad agosto l’ammontare dei ticket pagati dai lombardi non solo non è diminuito, ma è addirittura cresciuto. Nei cinque mesi i lombardi hanno pagato circa 2 milioni di euro in più rispetto agli stessi mesi dello scorso anno (+1,87%), quando la misura non era in atto.
Sempre nello stesso periodo, rispetto allo scorso anno, i cittadini di Varese e provincia hanno pagato in ticket sui farmaci 142mila euro in più rispetto al 2013. E se i cittadini hanno pagato di più, la Regione ha invece risparmiato, perché la spesa farmaceutica complessiva (quanto Palazzo Pirelli deve alle farmacie per i farmaci acquistati dai lombardi) è sostanzialmente diminuita per oltre 25 milioni di euro, grazie soprattutto alla maggior diffusione dei farmaci generici. Per la regione c’è dunque un guadagno netto, l’esatto contrario di quanto prospettato.
Altro che zero ticket, qui siamo a zero risultati! Da due anni Maroni e la Lega ne promettono l’abolizione, mentre i lombardi, per gli stessi ticket, versano sempre più soldi nelle casse della Regione. Una vera beffa, soprattutto a fronte di una spesa farmaceutica in diminuzione. Dov’è finito il taglio promesso di 40 milioni? È ora di toglierli veramente, non solo i ticket farmaceutici ma soprattutto il superticket su visite ed esami. Fino ad un reddito di 30mila euro non si deve pagare!
Il flop del taglio dei ticket sui farmaci ha diverse motivazioni, ma la più significativa è con tutta probabilità al numero dei beneficiari. Davvero Maroni e la Lega pensano che l’estensione dell’esenzione da 11 e 18mila euro di reddito familiare riguardi 800mila cittadini, vale a dire quasi la metà degli ultrasessantacinquenni in Lombardia? I casi sono due: o raccontano frottole o non sanno far di conto. Non so che cosa sia peggio per la Lombardia».
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