Aprea: “Garanzia Giovani in Lombardia funziona”
L'assessore regionale all'Istruzione, formazione e lavoro, Valentina Aprea, parla dei vantaggi di Garanzia Giovani
«Dobbiamo trasformare il Piano Garanzia Giovani in uno strumento ordinario, anche dopo il 2015, anno di conclusione del programma». Lo ha detto l’assessore regionale con delega al Lavoro, Valentina Aprea, commentando l’andamento del programma voluto dall’Unione europea che in Lombardia si è innestato su uno strumento pre-esistente, Dote Unica Lavoro, lanciato nell’ottobre 2013. A lei abbiamo rivolto qualche domanda su come funziona il Piano Giovani e su quali risultati sta ottenendo a livello regionale a quasi sei mesi dal suo avvio.
Assessore Aprea, Garanzia Giovani, il piano predisposto dall’Unione Europea per arginare la disoccupazione giovanile, in Lombardia si è innestato su uno strumento già operativo, la Dote Unica Lavoro. Perché?
«Il programma europeo Garanzia Giovani in Lombardia si è ispirato ai principi di Dote Unica Lavoro, assumendone le caratteristiche fondamentali. Di fatto Regione Lombardia ha anticipato Garanzia Giovani con Dote Unica Lavoro, già a partire da ottobre 2013, offrendo un supporto per l’inserimento lavorativo, analogamente a Garanzia Giovani.
Nel suo primo anno di vita, DUL si è dimostrata una buona scelta, riuscendo a creare un sistema attivo di cui hanno beneficiato migliaia di disoccupati.
Con Dote Unica Lavoro sono stati presi in carico 17.964 giovani fino a 29 anni, disoccupati o inoccupati. Di questi, 13.119 (il 73%) sono stati inseriti nel mondo del lavoro: 2.460 attivazioni di tirocinio; 2.325 assunzioni in apprendistato; 586 assunzioni a tempo indeterminato; 7.748 assunzioni a tempo determinato».
Ma perché non si sono distinte le due strade fin da subito?
«Il Piano nazionale di Garanzia Giovani prevede che siano le Regioni a definirne l’attuazione, e noi, in Lombardia, abbiamo deciso di mantenere la struttura di DUL, che, ripeto, è già stata in grado di dare risultati soddisfacenti. Regione Lombardia si è dimostrata ancora una volta l’ente trainante anche per il resto d’Italia, poiché molti dei principi di DUL sono diventati centrali anche all’interno dell’intera Garanzia Giovani; parlo principalmente della rivoluzione introdotta col sistema premiale, ossia il premio – riconoscimento – pagamento agli erogatori di servizi, solo a risultato raggiunto.
Ora però Dote Unica sul Lavoro e Garanzia Giovani seguiranno due strade distinte e separate, cosa prevede l’una e cosa l’altra?
«Il 20 ottobre sarà pubblicato il provvedimento che attua il Piano esecutivo regionale della Garanzia Giovani, e conclude la prima attuazione. I due Avvisi prevedono la divisione tra stock (35 milioni di euro) e flusso (35 milioni di euro), i quali rappresentano il primo accesso alle politiche attive regionali per i giovani tra 15 e 29 anni».
Cosa intende per stock e flusso?
«I giovani che hanno conseguito il titolo di studio da oltre 4 mesi, o che non hanno titolo, fanno parte dello Stock, e possono scegliere solo gli operatori accreditati al lavoro.
Invece, i giovani che hanno conseguito il titolo di studio entro 4 mesi, costituiscono il Flusso, e possono rivolgersi all’istituzione scolastica, formativa, universitaria da cui provengono (purché autorizzata ai sensi dell’art. 6 del D.lgs 276/03), o al capofila della rete (IFTS, ITS, PTP, ATS)».
I fondi di Garanzia Giovani attribuiti a Regione Lombardia sono più di 178 milioni di euro. Quanti di questi verranno attribuiti alle aziende che scelgono di assumere un giovane con un contratto contemplato nel Piano Garanzia Giovani?
«Oltre 83 milioni verranno attribuiti alle aziende che assumono un giovane avvalendosi di una delle tipologie di contratto previste in Garanzia Giovani (leggi l’articolo sul bonus alle aziende) o per l’attivazione di un tirocinio extra-curriculare. La forza del programma è proprio questa: in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, rendere vantaggiosa per le imprese l’assunzione di un giovane, e per il giovane tornare ad essere attivo ed imparare una professione.
Come saranno ripartiti i restanti fondi europei?
Le altre misure attivate sono: accoglienza e presa in carico, formazione, accompagnamento al lavoro, apprendistato e tirocinio extracurriculare.
Secondo i dati diffusi nel penultimo report del Ministero del Lavoro su Garanzia Giovani, in Lombardia sono arrivate 22.578 adesioni (esterne e interne) come sta procedendo l’attivazione delle procedure (escluse quelle già in corso con Dul) e quante di queste si sono trasformate in un contratto di lavoro?
Delle oltre 22mila adesioni a Garanzia Giovani, 11.708 sono state completate selezionando l’operatore pubblico o privato e rendendo quindi possibile l’effettiva presa in carico al programma.
Delle 11.708 adesioni perfezionate, sono 4.377 i giovani che sono stati presi in carico attivando i servizi di Garanzia Giovani e di questi 2.369 giovani sono stati avviati al lavoro con il seguente dettaglio: 937 attivazioni di tirocinio; 343 assunzioni in apprendistato; 61 assunzioni a tempo indeterminato; 1.028 assunzioni a tempo determinato.
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