Da Busto Arsizio ad Assisi per la festa di San Francesco
La dirigente scolastica e due alunne dell'Ite Tosi hanno partecipato sabato alle celebrazioni per il patrono d'Italia
La dirigente scolastica e due alunne dell’Ite Tosi di Busto hanno partecipato ad Assisi alla festa per il patrono d’Italia in occasione del 75esimo anniversario della celebrazione. Ecco i loro racconti.
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Durante la celebrazione liturgica il suono delle trombe medievali fa vibrare di vita i dipinti di Giotto e nell’omelia di Sua Eminenza il Cardinale Agostino Vallini ritorna il messaggio autentico di Francesco: pace e bene, spirito di servizio, letizia, perdono, accoglienza, amore, capacità di gestire in armonia le relazioni e di comporre i conflitti.
Messaggio ripreso anche dal Capo del Governo Matteo Renzi, che, accompagnato dal Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, saluta la folla dei pellegrini dal loggiato del Sacro Convento
Diffonde l’invito che San Francesco aveva ricevuto dal Papa a ricostruire la sua casa e lo rivolge al Governo e a tutti per ricostruire la nostra casa, l’ Italia, a partire dal lavoro e dalla scuola, le fondamenta di ogni costruzione e progetto che guardi al futuro.
La festa di San Francesco si conclude nel Refettorio del Sacro Convento dove si ritrovano le delegazioni, tra cui quella del Tosi, per condividere la mensa nello stile frugale e conviviale dei francescani. Partecipa a questo momento anche il ministro Giannini a cui la preside Cattaneo presenta e consegna il progetto del Debate e insieme si confrontano sulla sperimentazione internazionale quadriennale.
L’appuntamento è per il 4 ottobre 2015, quando sarà la Lombardia ad accendere la lampada votiva con l’olio donato dai Comuni lombardi.
Nadia Cattaneo, dirigente sclastica
L’esperienza secondo Alice e Annalisa
Assisi non è solo una semplice città, bensì un punto di incontro universale tra culture e religioni differenti. Questa é stata una delle prime impressioni avute durante la permanenza ad Assisi. Immediatamente ci siamo ritrovate in un’aria di pace e serenità grazie anche al bellissimo panorama che la città offre. Novità: questa è una parola chiave che ha caratterizzato la nostra esperienza e che ci ha accompagnato nei due giorni.
Senza dubbio Assisi ha un che di intrigante che colpisce al primo sguardo…sarà l’aria di festa di questo giorno o forse le comunità di suore e frati che popolano la città… Quel che è certo insomma, è che la suggestione suscitata da Assisi è difficilmente riscontrabile altrove.
Un ulteriore momento che ci ha molto colpite è stato l’arrivo al convento di Rivotorto dove il frate Julian è stato così ospitale, da permetterci di fare una visita del convento e della chiesa dove si pensa che San Francesco abbia iniziato a radunare le sue prime comunità.
Alla luce di questa esperienza, possiamo affermare quanto San Francesco sia dal punto di vista religioso, ma anche culturale e sociale, importante nel nucleo di Assisi poiché rappresenta un modello da seguire e da cui prendere spunto. Ed è proprio così che dovrebbe essere vissuto il giorno del patrono d’Italia; la nostra intera nazione dovrebbe rendergli omaggio e vivere insieme, in maniera unita, questo giorno di festa.
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