L’imprenditore salvato dalla tubercolosi: “Un milione di euro per i bambini”
Lino Faccincani oggi ha 83 anni ed è tra gli uomini più ricchi d'Italia. Settant'anni fa visse parte della sua infanzia poverissima nel sanatorio di Villa Gonzaga e ora vuole finanziare un progetto sociale in paese
Oggi è uno dei contribuenti più importanti del fisco italiano ma da piccolo era un bambino povero e malato di pleurite che ha vissuto parte della sua infanzia all’interno del sanatorio Opai di Olgiate Olona. Proprio in quegli anni è riuscito a guarire e ad assumere quei modi di comportarsi e di agire che lo hanno fatto diventare uno degli imprenditori di maggior successo in Italia. Ora vuole restituire, almeno in parte, quello che ha avuto da piccolo e proprio per questo ha stretto una serie di contatti con l’amministrazione di Olgiate Olona per avviare un progetto a favore dell’infanzia. La storia di Lino Faccincani (83 anni) fa parte delle 114 raccontate all’interno del libro curato da Enrica Mariateresa Ferrazzi dal titolo “Opai, io c’ero… Voci e volti della Casa dei bambini di Olgiate Olona” presentato domenica al cinema teatro Nuovo davanti ad oltre 300 persone.
Anche lui è salito sul palco, durante la presentazione, per raccontare la sua esperienza nel sanatorio per bambini e ha raccontato i suoi ricordi e gli insegnamenti della maestra Luisa Bonomi, di quando ha lavorato nelle cucine della villa fino a 14 anni. Anni difficili ma felici, tra la fine degli anni ’30 e l’inizio degli anni ’40 in un’Italia povera e devastata dalla guerra. In quel sanatorio, sostenuto da benefattori, aveva ritrovato la forza e la speranza che stavano alla base del grande successo che è riuscito a ottenere in seguito nel settore tessile grazie al nylon e alla lycra.
Faccincani è rimasto molto impressionato dal grande lavoro svolto dal Comune di Olgiate Olona sia dal punto di vista della memoria, con il libro di Enrica Ferrazzi, che dal punto di vista del recupero della villa Gonzaga che ospitò il sanatorio e che oggi è al centro di un progetto di restauro che sta proseguendo negli anni. Ultima perla recuperata, infatti, sono le tempere di Antonio Rubino (disegnatore del Corriere dei Piccoli) nella sala che fu la mensa dell’Opai. I suoi disegni sulle pareti sono tornati all’antico splendore e verranno inaugurati l’8 novembre alle 11,30 con l’apertura al pubblico.
Il sindaco di Olgiate, Giovanni Montano, conferma i contatti: «Stiamo interloquendo con lui ormai da alcuni mesi – spiega Montano – non ne abbiamo parlato pubblicamente fino ad oggi perchè siamo ancora in una fase preliminare. E’ fermamente convinto del suo proposito ma ci ha anche chiesto di presentargli un progetto sociale dedicato ai bambini che anche lui possa condividere e ci stiamo lavorando. E’ disposto a mettere un milione di euro». E’ ancora presto per capire come questo contributo si concretizzerà ma ci sono già alcune idee in ballo: «A lui è piaciuta l’idea di far vivere Villa Gonzaga facendo incontrare anziani e bambini ma stiamo pensando anche ad altre idee». Si comincia a parlare anche di una fondazione che potrebbe coinvolgere anche altri benefattori in modo da lasciare sul territorio qualcosa di continuativo nel tempo e che non si esaurisca in poco tempo.
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