Omicidio del motel, in aula il video

Prima udienza per il processo per l'omicidio di Simona Ailoaiei ed è già scontro tra accusa e difesa. Il pm Zappatini chiede di trasmettere solo alcuni spezzoni del video girato dall'imputato ma l'avvocato Lepre chiede la visione integrale

E’ approdata in corte d’assise a Busto Arsizio per la prima udienza, l’omicidio del motel che vede imputato il ragioniere di Arese Andrea Pizzocolo accusato di aver ucciso e successivamente violentato il cadavere della giovane prostituta rumena Lavinia Simona Ailoaiei (foto in basso) nel corso di una folle notte iniziata in un motel di Olgiate Olona e conclusasi in un campo coltivato a Lodi dove il corpo della provera ragazza è stato ritrovato nudo, dopo qualche giorno, avvolto in un telo.

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Davanti alla corte composta dal presidente della sezione penale Renata Peragallo, Piera Bossi e dai giudici popolari il pubblico ministero Raffaella Zappatini e il legale Vincenzo Lepre hanno presentato prove e lista testi e sono state subito scintille tra le parti. Il pm, infatti, ha chiesto di poter visionare in aula alcuni frammenti del video girato da Pizzocolo sia durante il primo incontro che durante quello mortale e anche alcune scene nel motel di Lodi per sostenere l’ipotesi della premeditazione dell’omicidio ma l’avvocato ha chiesto, in risposta, di visionare l’intero filmato registrato dalle telecamere del Pizzocolo con, in aggiunta, la possibilità di utilizzare una sorta di moviola e una tecnologia che permetta di migliorare l’audio. L’obiettivo è quello di sostenere la consapevolezza della ragazza a sottostare a quello che Pizzocolo ha sempre definito “un gioco erotico finito male”. Una richiesta che la pm ha chiesto di respingere con forza. La corte scioglierà la riserva nell’udienza del 17 ottobre.

Era il 7 settembre 2013 e attorno al collo della diciottenne abbandonata nei campi, infatti, gli inquirenti trovarono una fascetta per i cavi elettrici che l’aveva soffocata. Nel giro di pochi giorni le indagini della Procura di Lodi arrivarono all’impiegato di Arese scoperchiando una storia agghiacciante: l’uomo aveva filmato tutto con delle microcamere prima nel motel di Olgiate, dove la donna sarebbe morta, e in seguito in un motel di Lodi dove l’uomo ha abusato del corpo ormai senza vita. Nel video si vede tutto dall’inizio alla fine trasformando quello che sembrava, inizialmente, un video porno amatoriale in una vera e propria tortura nei confronti della vittima che non si ferma alla morte della giovane ma prosegue con le ripretute violenze sessuali col cadavere. Certamente si tratterebbe di visionare immagini raccapriccianti che difficilmente troverà accoglienza da parte della corte. L’avvocato ha anche chiesto di far vedere altri video di rapporti sessuali del Pizzocolo con altre ragazze e anche con la moglie.

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Pubblicato il 07 Ottobre 2014
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