Piazza di Cedrate, entro l’inverno la soluzione

Abbattuta una corte pericolante, l'intervento di rifacimento della piazza, atteso da anni, si è fermato. "Colpa" del fallimento di un costruttore: «Stiamo cercando un nuovo accordo con chi subentra»

La vecchia casa a corte pericolante è stata abbattuta ormai da quasi due anni, ma la "nuova" piazza di Cedrate (rinnovata e con alcuni posti auto in più) non ha ancora visti la luce. La questione viene di tanto in tanto sollevata dai residenti del quartiere di Gallarate, di recente il consigliere comunale di Forza Italia Giuseppe De Bernardi Martignoni ha sollevato la questione segnalando i limiti di una situazione in cui anche i cartelli delle vie finiscono ad essere provvisori. A che punto siamo, dunque? Quando si potrà dire concluso l’intervento? «Entro un mese dovremmo avere la risposta sull’opera» spiega il sindaco Edoardo Guenzani, che sta seguendo direttamente l’operazione. Da chi deve arrivare la risposta? Qui la faccenda si fa complicata (ma proviamo a spiegarla nel modo più chiaro ed essenziale): il rinnovo della piazza doveva essere realizzato dall’impresa che ha costruito case in via Assisi a Crenna, un intervento partito ben otto anni fa, tra i tanti di quegli anni di grandi cantieri. Nel frattempo, con la crisi, il costruttore è fallito e il contratto è stato rilevato da un creditore (che fa impianti elettrici, non costruisce) che ora deve farsi carico anche delle opere dovute al Comune.

«Ho incontrato chi ha ereditato l’obbligo di convenzione, che prevedeva nuovi spogliatoi al campo usato dalla Cedratese, già realizzati, e la piazza di Cedrate» spiega ancora il sindaco. «L’impresa intende onorare l’impegno: abbiamo inviato il dettaglio delle opere, il costo della piazza è di circa 190mila euro». La trattativa è ancora in corso: «La risposta è prevista per fine mese. Se non arriva, le opere le eseguiamo noi escutendo la fideiussione», la garanzia bancaria. Quali tempi? Se l’opera fosse realizzata dal privato, si potrebbe vedere i cantieri già in inverno. «Se la eseguiamo noi dobbiamo affidare un appalto con gara pubblica». I tempi si allungherebbero, a quel punto e il sindaco prende come riferimento di massima le festività: «Diciamo che con il privato si può fare dopo Natale, se dobbiamo affidare i lavori con gara pubblica andiamo a Pasqua». Nel frattempo Palazzo Borghi ha rinnovato il confronto con i residenti, attraverso il neonato Comitato di Quartiere: nel progetto sono state previste alcune piccole modifiche .

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Pubblicato il 30 Ottobre 2014
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