Piscina Manara, il nuovo gestore: “Vogliamo investire”

Parla il dirigente di Sport Management Matteo Melzi che prova a rassicurare gli animi in vista dell'ingresso nella gestione: "Collaboreremo con le società presenti e incontreremo i dipendenti ma i conti dovranno quadrare"


Alle preoccupazioni che da più parti sono state sollevate per l’affidamento della gestione della piscina Manara alla società veneta Sport Management, risponde Matteo Melzi, dirigente della società che si è occupato del bando relativo all’affidamento dell’impianto sportivo bustocco. Ecco come ha risposto alle nostre domande.

Sport Management è una realtà che si sta consolidando in provincia di Varese. Dopo Luino e Solbiate Olona ora anche il prestigioso impianto di Busto Arsizio. Qual è il progetto complessivo dietro questa espansione?

«Sport Management oggi gestisce oltre 35 Centri in tutta Italia, principalmente in Lombardia e Veneto. L’obiettivo che ci poniamo a livello industriale è quello di raggiungere entro il prossimo anno 40 unità sul territorio nazionale. Riteniamo, con le economie di scala generate da un movimento così ampio, di poter offrire al pubblico che affolla i nostri Centri un giusto rapporto qualità/prezzo. La struttura di Busto Arsizio è tra le più belle d’Italia ed, insieme ad altri centri di rilievo nazionale da noi gestiti quali Verona Santini, Mantova e Desenzano del Garda, rappresenta un’eccellenza nel panorama nazionale».

Quando entrerete in possesso dell’impianto?

«Non appena verrà completato l’iter burocratico. Siamo fiduciosi di poter iniziare la gestione in tempi brevi».

La piscina Manara è un impianto certamente tra i più importanti in Lombardia. Come intendete valorizzarlo? Sono previsti investimenti?

«Trattandosi di una gestione di medio-lungo periodo (12 anni) forte è l’accento posto sulle manutenzioni ordinarie programmate della struttura, il cui piano è stato dettagliatamente presentato in sede di gara. Non escludiamo interventi di riqualificazione per il contenimento delle spese energetiche, che darebbero ulteriore valore alla struttura, e questo aspetto sarà oggetto di approfondite verifiche sul campo già nei prossimi mesi. Dal punto di vista operativo, riteniamo in termini di visibilità e popolarità la base della struttura sia già buona: il nostro intervento sarà finalizzato all’ulteriore valorizzazione della struttura con eventi sportivi di caratura nazionale ed internazionale e l’estensione di servizi ed orari per la fruizione delle piscine Manara da parte del pubblico».

I bustocchi sono molto gelosi della propria piscina e delle attività che vi si svolgono. Come intendete far convivere le vostre realtà sportive con quelle presenti a Busto?

«Le realtà sportive già operanti a Busto Arsizio rappresentano una risorsa sul territorio che non può essere dispersa. Vogliamo avviare i contatti con loro per intavolare un rapporto di collaborazione che faccia crescere ulteriormente la sensibilità del pubblico verso pallanuoto e nuoto sincronizzato».

Tra i dipendenti serpeggia un po’ di preoccupazione e già si temono licenziamenti e decurtazione degli stipendi. Cosa potete dire in merito?

«Fondamentali nel settore sportivo sono competenza e professionalità: chi dispone di queste caratteristiche non ha nulla da temere. Non appena concluso l’iter burocratico incontreremo tutto il personale. L’obiettivo è quello di valorizzare le risorse umane di qualità presenti nel Centro, con un occhio di riguardo all’equilibrio economico-finanziario che dovremo garantire».

Qualcuno si è già informato sul passato "giudiziario" della Sport Management, soprattutto in merito alla condanna per l’affidamento della gestione della piscina Santini.

«In realtà no. In merito alla gara delle Santini del 2007, c’è stata purtroppo una sentenza in primo grado nei confronti dell’Amministratore di Sport Management, nonostante la nostra convinzione di innocenza, peraltro ribadita dalla richiesta di assoluzione avanzata dallo stesso PM. Tale sentenza è già stata opposta, e ribadiamo che SM non vuole accontentarsi della prescrizione già maturata per decorrenza dei termini, ma vuole andare fino in fondo alla vicenda, certa della propria correttezza nell’operare».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Ottobre 2014
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