“Pizzocolo parlava col cadavere mentre ne abusava”
Emergono altri particolari agghiaccianti dalla seconda udienza del processo al ragioniere di Arese che nel settembre del 2013 uccise una prostituta in un motel di Olgiate Olona e abusò del cadavere
Basta il racconto dell’ispettore della Questura di Lodi, Felice Carta, per capire l’orrore del tanto discusso video andato in onda, in minima parte, a "Chi l’ha visto" mercoledì sera e che l’avvocato di Andrea Pizzocolo ha chiesto di mostrare integralmente in aula, addirittura utilizzando la moviola: «Nel video del motel di Olgiate Olona il Pizzocolo estrae la fascetta autobloccante già pronta per essere stretta e mentre lei sta praticando un rapporto orale la passa attorno al collo della giovane, poi la stringe e lei comincia ad urlare. A quel punto il Pizzocolo le schiaccia il volto sul cuscino fino a quando non dà più segni di vita – racconta l’ispettore – a quel punto, mentre sta smontando una telecamera, si accorge che la ragazza muove ancora una gamba, prende una seconda fascetta e gliela stringe attorno al collo fino ad ucciderla».
Sono angoscianti le testimonianze che si susseguono in aula durante il processo per il delitto del motel che vede il ragioniere di Arese Andrea Pizzocolo, accusato di aver ucciso volontariamente la giovane prostituta rumena Simona Lavinia Ailoaiei e di aver vilipeso il suo cadavere prima di abbandonarla in un campo di San Martino in Strada, nei pressi di Lodi. Terribile anche quanto ricostruisce il capo della Squadra Mobile lodigiana Alessandro Battista che ha ripercorso tutta la vicenda partendo dal ritrovamento del corpo la mattina del 7 settembre fino alla visione delle immagini del video che riprende Pizzocolo mentre violenta il cadavere con un fallo di gomma: «Mentre la penetrava, ormai senza vita, le parlava dicendo: ti piace questo gioco?». L’imputato era presente in aula, alloggiato nella gabbia dei detenuti dalla quale ha seguito l’intera udienza in silenzio e con un volto apparentemente tranquillo e distaccato.
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Follia pura, raggiunta al culmine di una perversione crescente che gli inquirenti hanno ricostruito
L’udienza di questa mattina è stata piuttosto tesa anche a causa della strategia difensiva attuata dal legale dell’imputato che ha sostenuto di non aver avuto accesso a tutti i video ripresi dalle varie telecamere, suscitando l’ira della parte civile rappresentata dall’avvocato Tiziana Bertoli e, soprattutto, del pubblico ministero Raffaella Zappatini: «E’ tutto a vostra disposizione, non abbiamo nascosto nulla – ha replicato l’accusa – non accetto questo tipo di insinuazioni». Tensione anche ad inizio udienza quando l’avvocato Lepre ha chiesto l’astensione dell’intera corte perchè "Chi l’ha visto" aveva pubblicato alcuni spezzoni di video girati da Pizzocolo durante la puntata di mercoledì sera e la conduttrice Federica Sciarelli aveva espresso valutazioni che secondo la difesa avrebbero «pesantemente influenzato i giudici». Richiesta respinta su tutta la linea così come sono state respinte entrambe le richieste di mostrare i video in aula in quanto essendo acquisiti dalla corte non è stato ritenuto utile mostrarli durante il processo.
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