Quando Montini venne a Gallarate: la mostra

Il Museo della Basilica organizza un’esposizione di documenti, fotografie, testimonianze artistiche sulle visite di Montini in città in occasione della sua beatificazione

Un legame particolare legò Giovanni Battista Montini, poi Papa Paolo VI, a Gallarate raccontato in una mostra di documenti, fotografie e testimonianze artistiche presso la Chiesa di Sant’Antonio dal 25 ottobre al 9 novembre, organizzata dal Museo della Basilica all’interno di [OC] Officina Contemporanea.

Montini compì la sua prima visita pastorale in Diocesi il 16 gennaio 1955, a soli dieci giorni dal suo ingresso a Milano come Arcivescovo e si rivolse ai gallaratesi con queste parole: " Che cosa vengo io a portarvi? Quale offerta reco io? Io vengo come Padre della Chiesa, per portarvi il mio affetto, per conoscere i vostri pensieri, perché fin da questo momento io vi amo e prometto di dedicarvi tutte le mie attenzioni". 

Legato da una personale amicizia con l’allora Prevosto Mons. Ludovico Gianazza, le sue visite divennero annuali, non soltanto per amministrare il sacramento della Cresima ma volle presiedere alla benedizione della posa della prima pietra del Centro della Gioventù nel 1958 e del Monastero delle Benedettine nel 1962.

Inaugurò nel 1960 l’Istituto Professionale Industriale dell’Opera Bonomelli e nel 1961 la Missione Cittadina, vistando anche alcune realtà industriali gallaratesi quali le Officine Galdabini, la Manifattura Bellora, il Cotonificio Carminati e altre realtà industriali importanti del territorio, quali l’ Agusta di Cascina Costa nel 1960. Nel 1955 e 1962 inaugurò due padiglioni dell’Ospedale Civico Sant’Antonio Abate.
Fu infine a Gallarate che compì la sua ultima visita pastorale in Diocesi il 10 giugno 1963, prima di partire per il Conclave che lo avrebbe eletto papa col nome di Paolo VI.

Salutando tutti i sacerdoti della Pieve nel cortile della canonica, Montini chiese che fosse scattata una foto ricordo, forse presagio che quello sarebbe stato l’ultimo incontro con loro nella veste di Cardinale Arcivescovo di Milano. Eletto al soglio pontificio Sua Santità Paolo VI mantenne vivo il rapporto con Mons. Gianazza e con la nostra città, donando alla Basilica due casule con lo stemma del suo pontificato esposte in mostra.

Giovanni Battista Montini, già Cardinale era intervenuto in numerose occasioni per manifestare non solo la sua personale, profonda e sensibile attenzione al mondo della cultura e delle arti, ma anche per sollecitare gli artisti ad allacciare una rinnovata alleanza con la comunità cristiana, in cui esprimere con creatività e libertà il proprio genio artistico. Visitando la parrocchia di Sant’Alessandro a Cascinetta il 5 maggio 1963 elogiava “il sontuoso tabernacolo adornato da sei magnifici candelabri”.

Questo è stato lo spunto per cui alle ricerche d’archivio e alla documentazione fotografica relative alle visite di Montini a Gallarate, si sono volute affiancare alcune testimonianze artistiche.

A chiusura del Concilio Ecumenico Vaticano II, l’ 8 dicembre 1965, indirizzò quel messaggio al mondo dell’arte, nota col nome di LETTERA AGLI ARTISTI . Rivolgendosi a loro con le parole "Ora a voi tutti, artisti che siete innamorati della bellezza e che per essa lavorate (…) Oggi come ieri la Chiesa ha bisogno di Voi e si rivolge a Voi " per continuare "a tradurre il messaggio divino nel linguaggio delle forme e delle figure, a rendere comprensibile il mondo invisibile".

Nell’omelia della MESSA DEGLI ARTISTI, celebrata nella Cappella Sistina il 7 maggio 1964, Paolo VI riprese il concetto della necessità di riprendere il rapporto tra la Chiesa e il mondo degli Artisti: “… il Papa è vostro amico (…) Noi abbiamo bisogno di voi. Il Nostro ministero ha bisogno della Vostra collaborazione, perché, come sapete, il Nostro ministero è quello di predicare e di rendere accessibile e comprensibile, anzi commovente, il mondo dello spirito, dell’invisibile, dell’ineffabile, di Dio. E in questa operazione, che travasa il mondo invisibile in formule accessibili, intelligibili, Voi siete maestri. E’ il Vostro mestiere, la Vostra missione; e la Vostra arte è proprio quella di carpire dal cielo dello spirito i suoi tesori e rivestirli di parola, di colori, di forme, di accessibilità. (…) E se Noi mancassimo del vostro ausilio, il ministero diventerebbe balbettante ed incerto. (…) Bisogna ristabilire l’amicizia tra la Chiesa e gli artisti”.

Tra gli artisti, “amici” di Paolo VI  in questa mostra sono esposte opere di: Floriano Bodini conosciuto come uno dei più noti ritrattisti di Paolo VI, è autore anche della grande statua bronzea MONUMENTO A PAOLO VI che dal 1985 accoglie i pellegrini al termine della Via Sacra del Sacro Monte sopra Varese; Lello Scorzelli autore tra l’altro del PASTORALE che Paolo VI utilizzò per la prima volta l’8 dicembre 1965 durante la chiusura del Concilio Ecumenico Vaticano II e caratterizzato dalla trave ricurva della croce, che traduce visivamente il peso della sofferenza del Cristo crocefisso; Dina Bellotti la “pittrice dei papi” che realizzò alcuni ritratti di Paolo VI e Giovanni Paolo II; Enrico Manfrini scultore che ritrasse tutti i papi da PIO XII a Giovanni Paolo II; e alcune medaglie del pontificato di Montini di artisti tra cui: Giacomo Manzù  (1908/1991), Pericle Fazzini autore per altro della RESURREZIONE – Aula Paolo VI in Vaticano,  Emilio Greco, Francesco Messina, Ettore Calvelli.  

La mostra si inserisce nel percorso di [OC] OFFICINA CONTEMPORANEA rete per la cultura a Gallarate, progetto finanziato da Fondazione Cariplo, di cui il Museo della Basilica è partner, 

 

MONTINI A GALLARATE
documenti – fotografie – testimonianze artistiche
Chiesa di Sant’Antonio, piazza Ponti Gallarate
Dal 25 ottobre al 9 novembre 2014
Inaugurazione sabato 25 ottobre alle ore11.00
Apertura sabato e domenica 10-12/15-19, da martedì a venerdì 15-19. Chiuso il lunedì
Organizzazione: Museo della Basilica
Curatori della mostra: don Attilio Borghetti, Franca Cattaneo Zoerle, Paolo A. Martinelli,
Giovanni Orsini 
Allestimento a cura di: architetti Franca Cattaneo Zoerle e Paolo A. Martinelli 
Progetto grafico: Luca Amadeo, Giovara

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Pubblicato il 24 Ottobre 2014
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