Terzi: “Non smaltiremo i rifiuti delle altre regioni”
L'assessore regionale all'Ambiente lo dice a margine dell'approvazione di una mozione contro il cosiddetto decreto Sblocca Italia, che secondo i dati della Regione, farebbero affluire in Lombardia 1,3 tonnellate di rifiuti
«Sono molto soddisfatta dell’approvazione della mozione, che nasce dalla chiara e precisa volontà di non essere obbligati a smaltire i rifiuti solidi urbani provenienti da fuori. Di fatto l’articolo 35 voluto dal governo Renzi punta a svuotare le competenze in materia delle Regioni e stravolgere
il piano rifiuti stesso approvato lo scorso giugno». Così l’assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi ha commentato l’approvazione, oggi, da parte del Consiglio regionale, della mozione (primo firmatario il consigliere Fabio Rolfi) sulle nuove disposizioni in materia di termovalorizzatori e rifiuti contenute nel cosiddetto decreto ‘Sblocca Italia’.
«In particolare – ha continuato l’assessore Terzi, intervenuta oggi in Consiglio – il rischio è
che arrivino oltre 1,3 milioni di tonnellate di rifiuti da Regioni che in questi anni, a differenza della Lombardia, non hanno fatto alcuna programmazione in materia. Come Lombardia difenderemo l’autosufficienza conquistata in questi anni grazie anche alla responsabilità dei nostri cittadini che restano i miei interlocutori privilegiati».
«Non possiamo più pagare – ha evidenziato ancora l’assessore – per l’incapacità gestionale, politica e amministrativa di altri. Ci stanno spacciando una semplificazione burocratica con l’aggiramento a tutela delle norme ambientali. L’autosufficienza regionale in materia di
smaltimento rifiuti – ha puntualizzato ancora Terzi – resta la nostra priorità: anche oggi la Lombardia consegna un ulteriore segnale forte al Paese: non vogliamo diventare la pattumiera
d’Italia». Secondo la titolare regionale all’Ambiente, non si tratta di presunta solidarietà tra i territori e tra le Regioni, ma di "una truffa ai danni dei Lombardia".
«Qui non è mutuo soccorso – ha sottolineato l’assessore – ma una resa incondizionata ad una
situazione inaccettabile che dipende esclusivamente dalla totale assenza di volontà e responsabilità di alcuni politici».
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