Corsa contro il tempo per approvare la Variante “taglia-cemento”

L'amministrazione vuole modificare il Pgt eliminando anche l'edificazione nella "zona 336". Dopo i ricorsi, ora la nuova Legge Regionale rischia di far saltare il percorso: convocato d'urgenza il consiglio comunale, per lunedì. Perplessità dall'opposizione

Dopo tre anni di lavoro, rischia di saltare la Variante al Pgt, che prevede la riduzione delle edificazioni (in particolare nella zona di Madonna in Campagna, "l’area 336", nella foto )e diverse modifiche al piano oggi in vigore: il consiglio comunale è stato convocato per lunedì 1 dicembre, alle 18.15, per votare l’adozione della Variante. Una vera corsa contro il tempo, legata alla nuova Legge Regionale sul consumo di suolo, approvata il 19 novembre scorso e che prevede un periodo transitorio: «Nella norma transitoria la nuova Legge metterebbe a rischio le varianti in riduzione» spiega l’assessore al territorio Giovanni Pignataro. Il condizionale è d’obbligo, perché nel testo della legge – secondo l’amministrazione ma anche secondo diversi osservatori – ci sono ambiguità che non consentono di chiarire del tutto. In ogni caso il rischio di vedere cancellata la Variante "taglia-cemento" c’è ed è un paradosso di una Legge Regionale che dovrebbe contenere il consumo di suolo (ma molte sono le critiche e le ambiguità denunciate anche dalle associazioni che hanno definito la legge come "ammazzasuolo")

Perchè dunque procedere d’urgenza? Perchè la Variante deve essere approvata prima che la nuova legge entri in vigore, il giorno dopo la pubblicazione del Bollettino di Regione Lombardia (la "gazzetta ufficiale" regionale). E ora la pubblicazione è imminente. «A fronte di un simile rischio, l’Amministrazione comunale deve cercare di conservare il più possibile il frutto del lavoro svolto. E’ necessario agire velocemente per l’adozione della Variante al Pgt in un quadro giuridico certo, che non esponga l’azione amministrativa a incertezze o al rischio dell’impossibilità di procedere». Lo stesso assessore Pignataro ricorda che il percorso durato tre anni ha visto 10 commissioni consiliari, 2 conferenze dedicate alla Valutazione Ambientale Strategica, 1 conferenza con le parti sociali, 2 fasi partecipative, «con i cittadini e con gli operatori economici». Per questo si procede d’urgenza, perché il voto garantirebbe anche gli interessi dell’ente e dei cittadini, rispetto ad un percorso su cui si sono investite risorse.

La Variante modifica il Piano di Governo del Territorio in vigore, approvato dal solo PdL nel 2011, con l’opposizione del centrosinistra e della Lega Nord, che contestavano aspetti diversi ma erano concordi sulla critica all’eccessiva edificazione. La Variante era rimasta bloccata per diversi mesi anche per un ricorso legato all’area 336 a Madonna in Campagna. Per l’assessore Pignataro l’adozione è un passaggio centrale: la stessa disposizione transitoria, comma 5 articolo 5, della Legge Regionale prevede che, dopo l’adozione, la Variante sia sottoposta alla Legge 12 (la legge urbanistica oggi in vigore) e non alla nuova norma. Per il resto, il dibattito andrebbe avanti fino alla fase di approvazione definitiva.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Novembre 2014
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