Da Scampia al Lago Maggiore per un battesimo di legalità

Don Aniello è stato parroco per 16 anni della località campana infestata dalla Camorra e parteciperà al battesimo civico dei 47 diciottenni

costituzione italiana lunga

Regole, comportamento, etica: questi gli ingredienti di un buon cittadino. Un rito di passaggio in voga negli ultimi anni è il battesimo civico: tanti ne vengono fatti nei comuni del Varesotto, ma questo di Germignaga assume una particolare importanza per via di un ospite che non passerà inosservato: un parroco antimafia che impartirà le regole del vivere civile a 47 giovani. L’Amministrazione comunale, infatti, ha invitato ad intervenire Don Aniello Manganiello, che interverrà sul tema "Legalità e speranza nei giovani". 
Sacerdote guanelliano, Don Aniello è stato parroco di Scampia – il tristemente famoso quartiere alla periferia settentrionale di Napoli – per sedici anni, dal 1994 al 2010. Sedici anni durante i quali ha combattuto la criminalità organizzata, strappando alla manovalanza della camorra tantissimi giovani, criticando apertamente l’ipocrisia e la superstizione degli affiliati che ostentano case piene di immagini sacre e rifiutandosi persino di dare la comunione ai camorristi e di battezzare i loro figli.
Don Manganiello per questo ha subìto pesanti minacce (soprattutto quando accompagnò una troupe televisiva nei luoghi dello spaccio), ma nonostante gli enormi ostacoli – anche da parte della politica locale – è riuscito a compiere un vero e proprio ‘miracolo’: accendere una luce di legalità e di speranza per il futuro nei bambini e nei ragazzi che vivono in quello che è considerato il quartier generale della camorra.
Nel 2010 Don Manganiello viene trasferito per motivi di avvicendamento a San Giuseppe al Trionfale, a Roma.
Dopo il trasferimento, però, è rimasto a Roma solo tre mesi e nel gennaio 2011, come consente il Diritto Canonico, ha chiesto alla sua Congregazione un “anno sabbatico”. È tornato a vivere nel suo paese natale, Camposano (in provincia di Napoli) dove ha ripreso la sua battaglia in favore della legalità: nel 2011 ha scritto il libro “Gesù è più forte della camorra. I miei sedici anni a Scampia tra lotta e misericordia”, in collaborazione col giornalista Andrea Manzi, e nel 2012 ha fondato “ULTIMI – Associazione per la legalità e contro le mafie”.
Sabato 29 novembre, alle ore 21 presso il Cinema Teatro Italia di Germignaga, i 47 ragazzi che nel corso del 2014 hanno tagliato il traguardo dei 18 anni e gli otto germignaghesi che hanno acquisito durante l’anno la cittadinanza italiana saranno accolti dal sindaco Marco Fazio, che donerà loro la bandiera tricolore e la costituzione italiana.
"Il battesimo civico – ha dichiarato il sindaco di Germignaga, Marco Fazio – è una cerimonia semplice, se vogliamo, ma ha un profondo significato, specialmente in questo periodo. Coinvolgiamo i diciottenni e i nuovi italiani rendendoli partecipi, innanzitutto, dei simboli della nostra repubblica. Perchè patriottismo non è una parola da relegare nei libri di storia. Ma oltre a questo, il vero senso di un’iniziativa come questa è soprattutto la volontà di dire ai giovani che scommettiamo su di loro, che contiamo sul loro contributo per innovare e cambiare il nostro paese. E iniziamo a farlo incontrandoli e lanciando loro un messaggio di speranza"

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Novembre 2014
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