Davide Van De Sfroos: “Sul palco con le mille sfumature della mia musica “
Davide Van De Sfroos venerdì 14 novembre farà tappa al teatro Apollonio di Varese con il suo nuovo progetto nei teatri.
L’ha chiamato semplicemente "Tùrr Teatràal". Ha scelto quattro musicisti, una scaletta fatta di vecchi e nuovi brani rivisitati e un’atmosfera più intima.
Davide Van De Sfroos venerdì 14 novembre farà tappa al teatro Apollonio di Varese con il suo nuovo progetto nei teatri.
Una serata che vedrà il cantautore comasco rincontrare, i "pirati" di Varese.
Sul palcoscenico uno spettacolo di tre ore dove si inseguono canzoni e un Davide Van De Sfroos che sembra voler arrivare al suo pubblico con tutte le sfumature di cui è capace. E’ lui stesso ad anticipare la serata e a raccontare dell’ultimo disco "Goga e Magoga" ma non solo.
Ti rivediamo a Varese…
«Varese è una terra che ho frequentato tantissimo, ho suonato dal grande ai piccoli teatrani di paese. Torno con questo progetto che mi vedrà sul palco con un quartetto, in una versione più intima rispetto ai precedenti. Porto brani che non ho avuto modo di suonare in altre occasioni e molto richiesti, penso a "Divulio universale", "Il libro del mago", "Rosa Nera". Sul palco con me me il violino di Angapiemage Galliano Persico, le chitarre di Maurizio "Gnola" Glielmo e il polistrumentista Andrea Cusmano».
Perchè hai scelto questo detto, "Goga e Magoga", per il nuovo album?
«Significa fare e disfare, fare il bello e il cattivo tempo. La parola giusta per definire la sensazione che vuole dare questo detto è "caos". E’ quello che siamo stati nel corso degli anni, è quello che abbiamo fatto e che ci troviamo ad essere. E’ il momento in cui, dopo il tanto casino fatto nel nostro vivere terrestre ci rendiamo conto di quello che abbiamo combinato. E’ anche per questo che il disco è bipolare, ci sono otto brani più aggressivi e abrasivi e altri romantici. Così come è la vita. Quest’ultimo disco infatti, è molto introspettivo e racconta quello che sono stato e quello che sono con i miei dubbi, domande, emozioni, esperienze»
Un disco che ti racconta…
«Per me è stata una necessità fare un disco come questo, toccare tutte le corde che ci sono dentro di me. Ora che ho sciolto questo nodo sono pronto a tornare indietro e a ripartire dall’inizio»
Questa tournèe è quindi un punto di arrivo e di partenza?
«Sì, mi dà una grande libertà. Sono tre ore in cui ci sono canzoni, storie, musica e altro. E’ una tourneè dove ho la possibilità di tornare a frequentare quelle sfumature che facevano più parte del passato, rispetto ai concerti energici o costruiti in modo diverso. Ti dà la possibilità di esprimere tanti momenti che fanno parte della tua vita»
Sanremo, dischi in classifica, concerti sold out, un format televisivo. Delle belle soddisfazioni e ora cosa ci dobbiamo aspettare per il futuro?
«Tutto questo momento molto gratificante dal punto di vista professionale, non deve farti perdere in territori non tuoi. Credo che non puoi metterti a navigare una nave non tua, semplicemente perché passa. E’ importante navigare territori nuovi, esplorare altre terre e altri mari ma tenendo tra le mani il proprio timone. Ho sempre fatto quello che era importante per la mia musica. Ho fatto il festival di Sanremo ma anche il concerto, nel bosco, con una chitarra e poche persone. E’ un modo per restare in contatto con quello che sei».
Dopo questo tour cosa succede?
«Continuerò ad avere grande attenzione per il progetto di "Terra&Acqua". Dopo Como girerà Lecco, la Brianza e Varese. Sarà tutto pronto per l’anno prossimo, per l’Expo 2015. Intanto, l’appuntamento è per questa data varesina».
Biglietti / Biglietteria
Interi: Platea € 36,00
1°Galleria € 36,00
2°Galleria € 30,00
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