Ecco come funziona l’algoritmo di facebook

Andrea Boscaro esperto di social network e fondatore di The Vortex, il think tank dedicato al marketing digitale, illustra i segreti dell'algoritmo che rende visibile i nostri post su Facebook

«Perché venite ad ascoltare un incontro su facebook il giovedì sera?». Andrea Boscaro, tra i fondatori di The Vortex, il think tank milanese che si occupa di marketing digitale, comincia con una provocazione il suo incontro dedicato all’algoritmo di facebook. Una "formula" predisposta dal social network che permette di capire il grado di interazione con i lettori, generato da ogni singolo post pubblicato. La provocazione lanciata da Boscaro, e rivolta essenzialmente a giornalisti e blogger, ha una risposta precisa: «Secondo i dati Audiweb, accediamo sempre più spesso al web tramite smartphone e tablet. Gli italiani che accedono giornalmente a internet sono circa 28 milioni, di cui 26 sono iscritti a facebook. Per questo – aggiunge Boscaro – se lavoriamo con i social network è necessario diventare degli analisti di dati. Saper costruire un interpretazione dei fatti che hanno una maggiore risposta da parte dei nostri likers e cavalcarla». 
Per Boscaro insomma saper leggere le statistiche dei nostri post, consente di aver uno specchio di quando i nostri lettori si connettono, di cosa leggono, condividono e apprezzano. 
«Quando scriviamo su facebook non lo facciamo per noi stessi, ma per generare un like, una condivisione, un commento. Questo non deve indurci ad avere comportamenti scorretti nei confronti del lettore». Bisogna evitare di "adescare i lettori" con post-spia come "scoprire di più cliccando qui". «Alla lunga questi atteggiamenti possono generare dei feedback negativi da parte dei nostri lettori, che ci rimuoveranno dai loro preferiti». 
Il segreto, oltre che nel contenuto del post e nell’attenta lettura degli Insights, deve essere nel coinvolgimento che riusciamo a generare. «Rispondere in modo cordiale, essere disponibili e avvalerci di alcuni strumenti come Fanpagekarma, Likalyzer, sono fondamentali per aiutarci a comprendere come stiamo lavorando su facebook e quanto il nostro lavoro è apprezzato dai lettori».

Le parole d’ordine dell’incontro: Time Decay, Affinity, Edge Weight, Last Actor, Story bumping. 

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Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 13 Novembre 2014
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