Elezioni, Tarantino lancia la sua candidatura: “Scriviamo insieme il programma”

Il sindaco uscente ha già annunciato la sua disponibilità ad un secondo mandato, «non scontata». Oltre a Lega e Forza Italia prepara una "lista del sindaco"

Una candidatura lanciata con largo anticipo, una «lista del sindaco» che vada oltre i partiti, un programma che parta dalle «piccole cose»: il sindaco di Samarate Leonardo Tarantino parte con passo da maratoneta, nel costruire la sua ri-candidatura per un secondo mandato. «Non è questione scontata: ci ho riflettuto molto, le difficoltà economiche dei sindaci ha fatto un po’ perdere entusiasmo a volte» dice Tarantino, arrivato in bici. Cravatta verde-Padania a rimarcar l’appartenenza (come alle scorse elezioni), appuntamento all’ombra della chiesetta di San Gervaso, come simbolo del paese. «Mi chiedevo se la mia candidatura fosse la cosa migliore per la città: penso però che proprio in questo momento serve un gruppo affiatato e capace, che conosce i problemi che sfidano i Comuni».

Fin qui l’amministrazione uscente è stata sostenuta da Lega Nord e PdL/Forza Italia, con un’alleanza che – pur con qualche fuga in avanti e richiamo – politicamente ha retto bene, almeno dopo l’addio della componente ex-An, ai tempi della rottura di Gianfranco Fini (ere geologiche, ormai) e dopo la sostituzione dell’assessore alla sicurezza e innovazione. Ora però Tarantino pensa anche ad un percorso almeno in parte diverso, che strizza l’occhio alla dimensione civica, per superare i marosi della crisi economica che – viene riconosciuto – ha frenato non poco i progetti degli inizi. Il sindaco uscente – ma sarà primo cittadino a pieno titolo fino alla primavera prossima – parla di un percorso da fare «in continuità con lavoro passato», ma che diventi più partecipato: il simbolo è un «libro bianco da scrivere insieme ai cittadini», con un richiamo all’associazionismo e a tutto ciò che scavalca il mondo della politica: «è inutile fare un programma di promesse e grandi opere, serve lavoro puntuale e minuzioso». Lo slogan è riassunto nel «programma delle cento piccole cose»

Come si concretizza il superamento della sola alleanza tra partiti? Tarantino immagina una «lista del sindaco», per cui è già allo studio un simbolo, con il richiamo ovviamente al nome della città e un logo incentrato sul profilo del borgo ("rubiamo" una foto dal telefonino, a sinistra). Quanto al programma, resta da scrivere: per ora l’unico riferimento è dato dall’appuntamento alla chiesetta di San Gervaso, tra Samarate e San Macario. «È un luogo simbolo di tante piccole cose preziose, al di la dei luoghi più noti. È l’inizio della via San Gervaso, che nel Pgt abbiamo individuato come percorso da riqualificare» spiega il sindaco, rivendicando così il lavoro fatto sul tema urbanistica (Pgt del centrosinistra revocato e ri-votato tre anni dopo). Non ho l’ambizione che diventi la via Gaggio di Samarate, ma è un punto di partenza».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Novembre 2014
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