Il rifugio si farà, senza sapere chi lo gestirà

Definito l’accordo con RFI per la trasformazione di un ex ufficio ferroviario in una struttura di accoglienza per i senza dimora. Ma il piano per la sua gestione è ancora in alto mare

Manca solo il via libera della giunta comunale che dovrebbe arrivare venerdì prossimo e poi si potrà scrivere un nuovo capitolo dell’eterna vicenda del rifugio per senza dimora a Busto Arsizio. I dettagli tra Comune e RFI sono già definiti: un affitto da 3.000 euro all’anno, una locazione di almeno 3 anni e i lavori di manutenzione straordinaria che saranno effettuati dalle Ferrovie a loro spese. 

Una volta che i documenti partiranno da Palazzo Gilardoni alla volta di Roma potranno iniziare quasi immediatamente i lavori infrastrutturali sull’ex ufficio ferroviario che nel giro di qualche settimana diventerà il rifugio per le gelide notti invernali. In particolare, l’intervento più complesso sarà la realizzazione di un accesso diretto alla piazza, in modo da evitare il passaggio dei senza dimora all’interno dello scalo ferroviario. 

 

Ma nonostante il risultato ottenuto i problemi non mancano. A partire dai tempi. L’inverno incombe e al momento nessuno tra gli uffici dell’assessorato ai Servizi Sociali si sente di abbozzare una data nella quale prevedere di poter aprire la struttura. E il vero grande problema potrebbe essere proprio capire chi aprirà il rifugio. Nonostante le realtà della rete Vo.La.Re abbiano chiesto più volte di incontrare l’amministrazione (l’ultima un mese e mezzo fa, ndr) tutte le lettere non hanno mai ricevuto risposta. Nei prossimi giorni l’assessore Mario Cislaghi spiega che convocherà d’urgenza il tavolo con il terzo settore ma trovare la quadra potrebbe non essere così semplice. Sul tavolo ci sono molte questioni da discutere e pochissimo tempo per farlo ma questa sembra essere davvero la volta buona.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Novembre 2014
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