La resistenza civile per la democrazia, speranza per la Siria

Giovedì 13 novembre, alla Cuac, un incontro con il giornalista Andrea Glioti e con Yehyia Nana, del consiglio di autogoverno civile di Aleppo

C’è una Siria che ancora oggi – pur stretta tra i contrapposti orrori del regime di Assad e dei jihadisti – crede nella resistenza civile e nella costruzione della democrazia dal basso: la racconta un incontro a Gallarate con il giornalista Andrea Glioti e con Yehyia Nana (presidente del majlis, consiglio della provincia liberata di Aleppo). Una preziosa occasione d’incontro promossa da Acli di zona di Gallarate, Casa delle Donne, Cooperativa Unione Arnatese di Consumo Cuac, Associazione Nizzy di Samarate e Comitato di sostegno al popolo siriano di Milano: l’appuntamento è in programma venerdì 13 novembre alle 21, al salone della Cuac (ingresso via Torino 64, Gallarate).
La serata sarà focalizzata in particolare appunto sul ruolo della società civile nella rivolta popolare che dal 2011 contrappone una parte significativa della popolazione prima al regime autoritario di Assad e poi anche alle derive oppressive imposte dai gruppi jihadisti. Andrea Glioti ha trascorso 5 mesi a Damasco nel 2011, nella fase della "primavera siriana", è poi tornato per altri 5 mesi nel 2013 ad Amuda, nel Rojava, zona della Siria a maggioranza curda (ha scritto per Left, Limes, Popoli). Yehyia Nana porta invece l’esperienza dell’organo di autogoverno dal basso della provincia di Aleppo. L’incontro è stato pensato anche per far crescere consapevolezza nella cittadinanza rispetto allo sforzo umanitario portato avanti nel nostro territorio negli ultimi due anni con la raccolta di aiuti umanitari recapitati in più viaggi nella città curda di Afrin nel nord della Siria e in altre parti del Paese dilaniato dal conflitto.

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Pubblicato il 11 Novembre 2014
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