Maria Grazia Crippa cittadina onoraria di Comerio
L'amministrazione darà la nomina alla fondatrice e animatrice del centro culturale Somsart. Suo padre donò alla cittadinanza i locali del comune e della scuola primaria quando trasferì l'azienda che produceva il "caffè Hag"
Dopo Vittorio Cosma, Comerio rende omaggio ad un’altra illustre concittadina. Domani, sabato 29 novembre, verrà attribuita la cittadinanza onoraria alla Signora Maria Grazia Crippa, fondatrice ed animatrice del Centro Socio Culturale Somsart, la cui storia, però, si lega alla storia della comunità di Comerio già molti anni prima. ( nella foto sotto il figlio Guido, direttore della Somsart)
Nel 1950, suo padre Riccardo Crippa, già amministratore della ditta Crippa di Milano che produceva prodotti medicinali, insieme al socio Berger, ristruttura una vecchia filanda e cominciava ad erigere un nuovo stabilimento dove si produrrà, oltra ad altri prodotti , il caffè HAG. Negli anni che precedono la morte del Sig. Riccardo Crippa, avvenuta nel 1954, la signora Crippa, a quel tempo ancora bambina, incontra il prof. Balduzzi che veniva a visitare il padre. Da quei momenti il prof. Balduzzi sarà un punto di riferimento per lei e per tutta la famiglia.
Nel 1969 la ditta Crippa e Berger, a seguito del trasferimento delle attività nella nuova sede di Pomezia, dona al Comune di Comerio, l’intero edificio sede dell’azienda, che negli anni successivi diventerà sede del Comune, delle scuole e di molti altri servizi per i cittadini. In ricordo di quel gesto la piazzetta del centro civico, è intitolata ai benefattori Crippa e Berger che avevano dato lavoro e benessere alla comunità.
La passione dell’arte, che sarà poi declinata nell’esperienza della SOMSART, nasce in lei fin da bambina grazie a suo padre che era un collezionista, amico di molti artisti nella Milano degli anni 30/40, tra di essi in particolare Lucio Fontana .
Il progetto della SOMSART è del 1992 nasce per rispondere alle esigenze di un gruppo di persone che sentono il bisogno di allontanarsi dalle mode consumistiche ed edonistiche per poter esprimere liberamente le loro personalità. Per raggiungere queste finalità Somsart organizza manifestazioni artistiche, culturali e propone corsi di espressività che sono rivolti anche a soggetti con disturbi psichici.
Promotore ideologico e sostenitore è stato il professor Balduzzi che, come esponente della Psichiatria sociale italiana, afferma l’utilità di palestre della mente dove ciascuno possa trovare il modo di comunicare agli altri propri sogni o le proprie sofferenze, senza annoiare, senza protagonismi, ma con la consapevolezza che lo scambio d’impressioni e d’idee riduce l’isolamento e risveglia l’autostima
Nel corso degli anni SOMSART ha attivato diverse convenzioni con associazioni culturali tra le quali, la più importante è la Spes (associazione a sostegno dei famigliari dei pazienti), che nasce per la volontà di un gruppo di persone provenienti dall’esperienza di aver conosciuto o studiato il disagio psichico con lo scopo di trovare un nuovo modo di uscire dai canoni della terapia solo farmacologica, trovando linguaggi espressivi comuni in funzione di esperienze e vissuti diversi. Si è così consolidata nel tempo un’iniziativa culturale che ha promosso dibattiti, progetti condivisi e collaborazione sincera tra terapeuti, utenti e famigliari.
In questi ultimi anni, malgrado le significative problematiche correlate alla situazione di crisi congiunturale in cui versa il nostro Paese, Maria Grazie Crippa, di concerto con il figlio Guido ed il gruppo di lavoro che collabora da diversi anni nella gestione della SOMSART, ha deciso di creare un centro diurno psichiatrico, presso il quale si offre agli ammalati la possibilità di svolgere le attività riabilitative e di essere seguiti in un percorso terapeutico individuale per non limitare l’aiuto al solo intervento assistenziale. Il luogo di svolgimento delle attività è nei locali in proprietà alla Società Operaia di Mutuo Soccorso continuando così un ideale percorso di solidarietà ed assistenza.
«La Cultura, l’Arte e l’interazione con la persona umana e con le sue sofferenze sono state la ragione di vita della Signora Crippa – il commento del Sindaco Silvio Aimetti – oggi vogliamo ringraziarla per quello che ha fatto la sua famiglia nell’immediato dopoguerra per i Comeriesi e per quello che poi Lei ha continuato a fare per tante altre persone che, nel percorso unico e fantastico della vita umana, hanno vissuto l’esperienza della sofferenza per poi ritornare alla gioia di vivere e ad una vita di relazione».
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