Minori e servizi sociali, un incontro per capire

Domenica 23 novembre l’appuntamento è alla bottega S-oggetti di via San Michele per esplorare il mondo dei minori segnalati ai servizi sociali attraverso le testimonianze di chi vive quotidianamente queste vicende

Domenica 23 novembre a Busto Arsizio alle ore 16,30 l’appuntamento è com "S-oggetti adolescenti: impronte di vita" nella bottega equosolidale S-oggetti di via San Michele 7. Un appuntamento per esplorare il mondo dei minori segnalati dai servizi sociali: La casa, la scuola, le regole, le amicizie ed il sé: come si vedono, cosa esprimono -o non esprimono-, cosa sognano e cosa rende questi ragazzi "difficili", adolescenti un po’ speciali.

Nel salotto improvvisato per l’occasione, due operatrici che da anni si occupano di adolescenza racconteranno le storie degli adolescenti con cui lavorano. Marta Gallina, vicepresidente e anima creativa della Cooperativa Sociale L’Impronta Onlus, specializzata nella realizzazione artigianale di oggetti artistici come strumento educativo per ragazzi che intraprendono un percorso di inserimento sociale, dialoga con Raffaella Radice che presenta il suo romanzo “La Dimora”. 
Il romanzo è ispirato da storie reali di sette ragazze che si trovano a vivere in una comunità protetta ove, in una condizione claustrofobica, intrecciano le loro esistenze attraverso rivalità e alleanze alla ricerca di un percorso identitario profondo e rivoluzionario.

Raffaella Radice è co-responsabile della comunità residenziale per minori Diana (Cooperativa Lule, Milano), dove svolge anche il ruolo di educatrice e coordinatrice di laboratori di scrittura creativa. L’associazione Solidale alla fine dell’incontro offrirà un aperitivo a tutti i presenti.

LA DIMORA è un libro che racconta, attraverso gli strumenti della fantasia e della rielaborazione romanzesca, esperienze ben conosciute da chi ha lavorato a fianco delle numerose ragazze ospitate in questi anni e che Raffaella ha voluto condividere con un pubblico più ampio.
La Dimora è il luogo delle scoperte, degli innamoramenti, delle folgorazioni dove è necessario fare le prime scelte, prendere posizione, trovare l’orientamento. E’ lì che decidi del tuo presente e scommetti sul tuo futuro. Entrare in comunità a tredici, quattordici, quindici anni dopo un’infanzia complicata, significa ricevere un’opportunità; significa avere un luogo, uno spazio e un tempo per sé; significa trovare sostegno, occasioni, esperienze, coetanee in cui specchiarsi, adulti con cui confrontarsi, per esplorare con coraggio parti di sé e valutare la strada da percorrere. Le ragazze che arrivano in comunità hanno poco tempo. Non possono permettersi di aspettare, di rimandare, di tergiversare, di ignorare; devono fare i conti col passato, mettersi in gioco, agire subito e cominciare, con forza e determinazione, a costruire la propria vita. Decidere di rimanere vuol dire accettare la sfida.

IMPRONTART e L’IMPRONTA ONLUS 

La Cooperativa Sociale l’ Impronta gestisce un servizio diurno di prevenzione e recupero per minori in difficoltà, a rischio di devianza ed esclusione sociale, la maggior parte dei quali sono sottoposti a procedimenti penali.

Il laboratorio interno chiamato IMPRONTART si occupa di restauro creativo-artistico e ri-creazione di oggetti per la casa e per la persona (mobili, lampade, biciclette, cinture, bracciali, borse e di opere particolari, molte delle quali sono pezzi unici e irripetibili.) Improntart propone una scelta ecologica, etica, educativa, estetica ed economicamente sostenibile del recupero, del riadattamento e del riuso creativo di oggetti che apparentemente hanno esaurito la loro funzione, al fine di sensibilizzare a forme di comportamento volte a superare l’atteggiamento consumistico dell’ "usa e getta" in una visione più attenta delle cose che ci circondano.


E allora segnatelo in agenda, vi aspettiamo in bottega!

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Novembre 2014
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