Piattaforma Coinger, niente sospensiva, i lavori vanno avanti

I residenti che si battono contro la nuova struttura di raccolta rifiuti hanno ottenuto l'udienza di merito nel 2015, ma la sospensiva non è stata accettata. Coinger: "Finiremo la struttura tra un anno"

Il Tar esaminerà il ricorso contro la piattaforma ecologica di Besnate, ma nel frattempo non concede la sospensiva e i cantieri della nuova struttura Coinger vanno avanti. Un gruppo di cittadini che abitano a confine e nei dintorni del futuro centro rifiuti Coinger srl avevano presentato il ricorso, sulla base anche delle preoccupazioni (già al centro della scorsa campagna elettorale) per l’impatto della struttura. Tra i sostenitori della lotta contro la nuova struttura c’è Besnate Civica, la lista che nelle scorse amministrative è riuscita ad imporre il tema all’ordine del giorno: «Apprezzo molto la Sentenza del Tar Milano che riconosce che le preoccupazioni dei ricorrenti sono fondate e favorevolmente apprezzabili» commenta Camillo Luini, il consigliere comunale di Besnate Civica che oggi siede nelle file dell’opposizione in consiglio comunale. «Da parte mia continuerò seguire l’evolversi della situazione, informando per difendere il territorio, i cittadini, la buona vivibilità del paese, il suo futuro».

Il primo pronunciamento del Tar viene accolto però positivamente, per opposti motivi, anche dal presidente di Coinger Fabrizio Taricco, che lo considera un punto a favore del consorzio, perché non sospende i lavori e quindi consente al consorzio di procedere in piena legittimità: «Per noi non cambia assolutamente nulla, continueremo con il nostro programma» dice Taricco. Con in mano un permesso di costruire datato 2013, Coinger ha già portato i cantieri alla fase preliminare, con l’abbattimento delle piante nell’area destinata alla piattaforma: un primo passo che ha suscitato ulteriori proteste da parte dei cittadini contrari (foto: Besnate Civica). A questo punto, come si procede? «Riteniamo che ci vorrà un anno, potremmo completare l’intervento a ottobre dell’anno prossimo» spiega Taricco.

Per il resto, sull’opera rimane una distanza incolmabile tra le due posizioni: secondo i residenti e Besnate Civica rimane un’opera ad alto impatto «per il traffico indotto, per l’ubicazione assolutamente non idonea vicina alle case e ad un acquitrino stagionale, per l’inquinamento acustico ed odorigeno, per l’entità delle quantità stoccabili» (viene più in generale contestato il sacrificio sopportato da Besnate, che si fa carico dei bisogni di un territorio più ampio. Opposta, anche in questo caso, la visione di Taricco, che ribadisce la "ordinarietà" dell’opera: «sarà simile agli altri che sono presenti sul nostro territorio». Una struttura che affiancherà quelle esistenti nei paesi limitrofi, «che rimarranno».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Novembre 2014
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