Sigaretta quanto mi costi, la Finanza ne sequestra 7 quintali in un mese

Per i vizi si spende, e diventano veri e propri costi che influiscono sul bilancio famigliare specialmente nei periodi di crisi, quando si sta attenti anche al centesimo: per questo il contrabbando di sigarette rappresenta un’ulteriore spia della situazione, specialmente se in un mese vengono sequestrati ben sette quintali di tabacchi presenti anche nelle borse dei viaggiatori.
Questo dato arriva da Malpensa e riguarda il bilancio dell’attività di controllo svolto dalla Guardia di Finanza in servizio allo scalo intercontineltale: appunto 700 chili di tabacchi lavorati esteri sequestrati a ottobre, 22 persone denunciate per contrabbando, 7 persone colpite da misure amministrative.
Le sigarette erano occultate all’interno dei bagagli stivati o a mano dei viaggiatori, anche se nel mirino dei finanzieri sono finite anche numerose spedizioni doganali presso l’area Cargo City, provenienti prevalentemente dall’Est Europa e dalla Cina.
Il quantitativo complessivamente sequestrato è stato di oltre 700 chilogrammi nell’ultimo mese: l’attività anticontrabbando – dicono dalla GDF “è scaturita da una mirata programmazione dei controlli, in ambito aeroportuale, volta ad analizzare sia i flussi dei viaggiatori che quelli delle merci, secondo precisi ‘indici di rischio’, calibrati sulla provenienza dei voli e sulle caratteristiche dei passeggeri e delle spedizioni”.
Ventidue, si diceva, i soggetti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio, mentre nei confronti di altre 7 persone sono state contestate violazioni di natura amministrativa con conseguenti rilevanti sanzioni pecuniarie.
Il Gruppo di Malpensa, come si evince dai continui sequestri effettuati, si conferma come uno dei principali presidi a tutela della legalità, con particolare riferimento a quella economico-finanziaria.