“Un evento ogni 25 del mese, fino al 25 aprile”

Non si placa la protesta di genitori e cittadini per la decisione dell'amministrazione di cancellare il murales dalla scuola media. Si è costituito un comitato che ha deciso di non far scemare la protesta

Non si fermano le proteste e le iniziative di “Ridateci il murales delle Medie”, il gruppo di genitori, ragazzi, insegnanti e simpatizzanti di Sesto Calende e dintorni che non accetta la decisione dell’amministrazione comunale di cancellarlo per motivi di sicurezza e di riqualificazione della scuola. «Quel murales era un simbolo, da vent’anni rappresentava gli ideali di libertà e democrazia del 25 aprile, aveva valore civico, artistico e didattico. Tutte caratteristiche che la nuova parete grigia e anonima non ha – spiega Elena Sedin, che si è fatta portavoce del gruppo –. L’azione arbitraria dell’amministrazione non  è stata un affronto alla scuola e ai valori che quel murales rappresentava per i cittadini. Per questo continueremo a manifestare la nostra contrarietà, non solo con proteste ma anche con proposte positive, organizzando iniziative ogni 25 del mese (eccetto dicembre) per ricordare il murales che ci è stato tolto ».

Per il 25 novembre è infatti previsto “S.M.S. – Sul Murales di Sesto”, sfida amichevole che invita a inviare brevi testi, disegni, foto o video riguardanti il murales delle Medie, ormai cancellato, e mette in palio premi e sorprese. Per partecipare bisogna inviare il proprio contributo all’indirizzo murales.sestocalende@libero.it indicando nome, età e numero di telefono.

Nei mesi scorsi sono stati invece organizzati “Su col murales!”, iniziativa che ha coinvolto ragazzi e bambini nel riprodurre e reinterpretare il murales su carta, tela o altri supporti e “Raga vs Genitori”, partita amichevole di calcio seguita da gare di corsa con i sacchi, merenda e aperitivo conclusivo.

«Siamo soddisfatti perché abbiamo avuto una discreta partecipazione ai nostri eventi, segno che i cittadini di Sesto e delle città vicine sono sensibili al torto che ci è stato fatto con la cancellazione del murales, che celebrava il giorno della liberazione, che è di tutti gli italiani e non solo di una parte politica – dice Elena Sedin –. Il nostro obiettivo è non far dimenticare l’accaduto e l’atto che l’amministrazione ha compiuto ai danni della scuola. Speriamo che l’amministrazione si renda conto dell’errore commesso e, magari, di riuscire ad ottenere qualcosa di simile al vecchio murales in occasione del 70° anniversario: forse un nuovo disegno fatto da insegnanti e studenti. Per ora siamo contenti perché i nostri figli si stanno appropriando degli ideali del 15 aprile, li sentono come valori vicini e da difendere».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Novembre 2014
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