Garanzia Giovani, ogni settimana la Regione renderà pubblici i dati

Valentina Aprea Regione Lombardia:«Con l'attuale disciplina del bonus occupazionale, in Lombardia su 3 mila assunzioni, solamente 262 aziende hanno avuto diritto al bonus. Se non si interviene in fretta, le aziende non saranno incentivate ad assumere»

«Con l’attuale disciplina del bonus occupazionale, in Lombardia su 3 mila assunzioni, solamente 262 aziende hanno avuto diritto al bonus. Se non si interviene in fretta, le aziende non saranno incentivate ad assumere». A parlare è Valentina Aprea assessore all’Istruzione, Formazione
e Lavoro di Regione Lombardia
dopo la pubblicazione settimanale dei dati sull’adesione a Garanzia Giovani. «Sono contenta comunque – ha proseguito – che il monitoraggio mostri un
andamento tendenziale di attivazione nel mercato del lavoro positivo. Aver attivato nel mercato del lavoro due giovani su tre di quelli presi in carico è un risultato sicuramente positivo».

Il 40% dei giovani che hanno aderito in Lombardia proviene da altre regioni e difficilmente sosterrà le spese di viaggio solo per avere il contatto burocratico della presa in carico e della
profilazione
. Per questo l’assessore Aprea ha chiesto al ministro di trovare i modi per la presa in carico a distanza, sfruttando anche le piattaforme informatiche ormai a disposizione.
Ogni settimana il Pirellone renderà pubblici i dati di Garanzia Giovani in Lombardia, per la più ampia condivisione con tutti coloro che sono interessati a vedere l’andamento delle politiche attive lombarde. «È una prassi che abbiamo iniziato già un anno fa con Dote Unica Lavoro e che è stata copiata anche dal Ministero del Lavoro per Garanzia Giovani a livello nazionale. Rimango convinta che le politiche del lavoro devono essere sottoposte a questa forma di rendicontazione pubblica, per valutarne gli esiti».

Aprea chiede inoltre che «il Ministro mantenga le promesse fatte la scorsa settimana. In particolare, ci aspettiamo che il bonus di Garanzia Giovani sia allineato con la decontribuzione prevista nella legge di stabilità per le assunzioni a tempo indeterminato. Bisogna evitare inutili competizioni tra i diversi incentivi. È urgente anche rivedere le modalità di calcolo del Ministero per le fasce di aiuto: il 95% dei giovani lombardi si vede collocato in fascia media o bassa, con conseguente esclusione dal bonus per le assunzioni a tempo determinato. È il caso di intervenire al più presto».

Infine rimane aperta la questione del mancato riconoscimento delle proroghe nei contratti a tempo determinato, per premiare anche i contratti a termine con durata effettiva di sei mesi, seppur lo stesso ministro Poletti, con il Decreto Legge 34, sia intervenuto per favorirne l’utilizzo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Dicembre 2014
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