Il dna del delitto Colombo, mistero fitto

Oggi l'incidente probatorio non ha dato risultati definitivi, l'inchiesta prosegue

Risultati non definitivi dall’incidente probatorio che si è tenuto oggi in tribunale sull’omicidio di Roberto Colombo, l’uomo di Casalzuigno trovato cadavere in un bosco nel novembre 2013. La relazione del perito si è tenuta a porte chiuse, davanti al gip, ma secondo gli avvocati difensori, Paolo Bossi e Marco Lacchin, che difendono l’uomo accusato di avere ucciso Colombo, Emiliano Cerutti, le perizie non hanno dato un riscontro univoco e dunque si andrebbe verso un processo indiziario. In casa dell’uomo arrestato non sono state trovate tracce del dna della vittima e nemmeno la perizia mercelogica su corde e altri oggetti trovati in corrispondenza del cadavere avrebbe dato risultati genetici precisi. Rimane tuttavia il mistero di una cinghia di nylon rinvenuta con tracce di profili genetici sconosciuti. L’inchiesta prosegue.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Dicembre 2014
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