L’aiuto vien donando, un contributo in cambio di ore al servizio della comunità

Il progetto è rivolto a persone con disagio momentaneo: un progetto innovativo di Banca del Tempo, Aislo, Caritas e Servizi Sociali del Comune

Mettere a disposizione le proprie competenze e donare ore di servizio alla comunità in cambio di un contributo che consenta di affrontare un periodo di difficoltà economica: questo il meccanismo su cui si fonda “L’aiuto vien donando”, progetto di Banca del Tempo, Caritas della Comunità Pastorale di San Cristoforo, Aislo e Servizi Sociali di Gallarate, presentato questa mattina in conferenza stampa. «Partiremo a gennaio – spiega l’assessora ai Servizi Sociali, Margherita Silvestrini – con una sperimentazione su una decina di casi. Se otterremo i risultati sperati, amplieremo il più possibile l’iniziativa. Sempre, almeno per il momento, limitandoci a bisogni straordinari e contenuti nel tempo, come il pagamento di una bolletta particolarmente onerosa, la necessità di acquistare un elettrodomestico indispensabile e simili». Il progetto è stato presentato dall’assessora del Comune insieme a Fiora Cappa di Banca del Tempo Gallarate e di Chiara Sironi Pignataro, della Caritas della Comunità Pastorale San Cristoforo, che promuovono gli interventi (è coinvolta anche l’Associazione Italiana per lo Sviluppo Locale, Aislo).

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Enti, associazioni e singoli cittadini possono contattare e segnalare persone che vivono un disagio economico, così da costituire una rete solidale e vigile, che sia in grado di raggiungere anche quanti sono restii a chiedere aiuto. Il Comune e la Caritas, dopo un’analisi condotta su ogni caso, decidono se avviare il progetto e stabiliscono un contributo economico. Il beneficiario si iscrive alla Banca del Tempo, si impegna a restituire una parte della cifra (che va al Fondo Famiglie Solidali della Caritas) secondo tempi e modi condivisi, e dona alla comunità ore lavorative quantificate nella fase di progettazione. La Banca del Tempo, forte dell’esperienza maturata nello scambio di beni e servizi, della conoscenza sulle abilità delle persone coinvolte e dei bisogni presenti sul territorio, assume una funzione di coordinamento operativo. Aislo supporta la Banca lavorando sul fronte dell’informazione e della comunicazione.
“L’aiuto vien donando” risponde alle difficoltà economiche di singoli cittadini e famiglie, valorizza conoscenze e competenze dei destinatari, rende più dinamici i servizi esistenti e, potenzialmente, ne crea di nuovi.
 «Il progetto – ha specificato Fiora Cappa della Banca del Tempo – fa uscire il concetto di aiuto da una logica puramente monetaria e promuove la cittadinanza attiva, dal momento che porta la persone a chiedersi che cosa possono fare per la comunità». «Si lavora – ha aggiunto Chiara Sironi della Caritas – alla costruzione di una mentalità nuova. Proprio l’impegno richiesto per la collettività potrebbe convincere persone e famiglie in difficoltà che, per orgoglio e pudore, non si presentano al nostro centro d’ascolto». La disponibilità a svolgere interventi a favore di altre persone può poi tramutarsi anche in una sorta di riqualificazione professionale e riscoperta di competenze: «Si può aiutare le persone a ritrovare quelle doti e capacità che magari non sono state usate nella vita professionale e che si ha l’occasione di riscoprire»·
L’intervento, come detto, partirà da gennaio, con un progetto inizialmente rivolto a 10 persone in difficoltà economica. "L’aiuto vien donando" avrà in futuro anche uno sportello dedicato in Vicolo del Gambero, all’interno di una zona del centro storico (vicino a via San Giovanni Bosco) che già ospita realtà associative e ricreative.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Dicembre 2014
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