La Regione scarica il Comune: “Avete vanificato un anno di lavoro”

Regione Lombardia replica alle critiche del comune, ritira il suo finanziamento da 2,6 milioni di euro per i lavori sulla frana e afferma: “valuteremo ulteriori azioni per salvaguardare gli interessi regionali"

Regione Lombardia esce dal progetto per trovare una soluzione per la frana di Somma. E lo fa sbattendo la porta. Una lettera di fuoco è arrivata nei giorni scorsi in comune e diffusa dal Partito Democratico nel corso di una conferenza stampa tenuta venerdì 5 dicembre. Nella lettera la Regione comunica, senza troppi giri di parole, che "le risorse regionali necessarie alla realizzazione del progetto, a questo punto ed in questa condizione, non sono più disponibili". Punto e condizioni che la missiva a firma del Direttore Generale dell’Ufficio Territorio, Paolo Baccolo, mette nero su bianco:

"La posizione assunta dallo stesso Comune nella Conferenza dei Servizi  tenutasi lo scorso 7 ottobre, ed i contenuti […] hanno vanificato il lavoro sviluppato in oltre un anno da parte di Regione Lombardia, che aveva con grandi sacrifici messo a disposizione i fondi necessari per ripristinare i danni causati da un evento che presumibilmente non ha origini naturali ma piuttosto antropiche".

Regione Lombardia era pronta a farsi carico di buona parte del costo dell’intervento -2,6 milioni di euro su un totale di 4- mentre il comune avrebbe dovuto stanziare circa 800.000 euro. Troppi soldi secondo l’amministrazione che ha dunque mosso diversecritiche al progetto per ricostruire un profilo a gradoni, mettere in sicurezza l’area e consentire anche un recupero visivo della collina. Giudizi che non sono affatto piaciuti alla Regione che ha quindi deciso di sfilarsi dal progetto. Continua la lettera:

Respingo ogni velata attribuzione di eventuale responsabilità per eventi che dovessero ingenerarsi nel frattempo. La responsabilità dei danni causati dalla frana è attribuita a chi con il suo comportamento ne ha causato gli effetti, la responsabilità di ciò che avverrà è di chi con il suo operato ha impedito la realizzazione di un progetto già finanziato.

Gli uffici regionali vanno ancora più in là e, oltre a ricordare che adesso l’intervento del comune dovrà essere cinque volte quello preventivato inizialmente, aprono la porta alla richiesta di danni nei confronti di Somma Lombardo. 

A questo punto il Comune di Somma Lombardo, se lo riterrà opportuno, svilupperà a sua cura e spese l’intervento di ripristino nei termini di legge. Regione Lombardia valuterà ulteriori azioni, anche in autotutela, per salvaguardare gli interessi regionali (fiume Ticino, strada alzaia demaniale, opere di derivazione Panperduto) pesantemente coinvolti dalla frana.

E arriva già la prima posizione politica del Partito Democratico che ha diffuso la notizia e la lettera. «L’amministrazione ha speso una montagna di soldi in sciocchezze -tuona Jimmy Pasin- scaricando sulla prossima amministrazione i costi di questa operazione».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Dicembre 2014
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