Candiani: “Tasse al 20 per cento e garanzie in Parlamento”
Il senatore di Tradate alla battaglia d’inverno contro il Governo Renzi: "Basta al governo schiavo delle banche"
Il senatore Stefano Candiani prepara la campagna d’inverno ed è pronto a dare battaglia a tutto campo: riforme costituzionali, economia e tasse. «Mentre presidi come quello di Bergamo vogliono cancellare il Natale, attacca sul bicameralismo etico dopo la bocciatura dell’emendamento in Commissione alla Camera, per non dar fastidio a nessuno, la Camera toglie la doppia garanzia dei due rami del Parlamento sui temi etici, la famiglia e i rapporti civili. Il Governo vuole garantirsi margine per legittimare colpi di mano. Sarà la costituzione delle anime belle, che vogliono farsi gli affari loro senza essere disturbati. Scalfarotto, agguerrito nemico della garanzia bicamerale sui temi etici e relativi ai rapporti civili, ha ottenuto il suo scalpo ma con questo blitz in commissione il governo si allinea alla stagione di degrado e ipocrisia di chi si ricorda delle proprie tradizioni e della propria origine solo per convenienza e solo se la cosa non infastidisce nessuno. Candiani ripresenterà l’emendamento per non lasciare che al governo basti un blitz per picconare le nostre radici».
Il senatore di Tradate aggiunge: «La nostra forza è sempre stata nell’attività produttiva di base, quella degli artigiani, quella degli imprenditori, delle piccole e medie imprese, quella dei commercianti, quella di chi investe del proprio, ha fiducia nel futuro e continua ad investire il reddito che deriva dalla propria attività, e non lo usa per i fine settimana. E’ su questo che il Governo deve investire. Allora si creeranno i posti di lavoro. Altrimenti, si possono modificare tutte le regole che si vuole: si renderà ancora più fluido il mercato del lavoro, ci saranno giovani che verranno assunti, partite Iva che si apriranno e si chiuderanno a seconda della convenienza, ma non si creerà una nuova economia che ci riporti a dare fiducia e ad avere prospettive di sviluppo economico…il rischio è di essere sempre più vincolati e schiavi di un sistema impostato alla finanza e non all’economia e al lavoro, e noi non condividiamo scelte solo d’immagine che non guardano a questa sostanza».
Sul fronte dell’uso della moneta elettronica, il senatore Candiani ha inviato a tutte le associazioni di categoria la mozione approvata e che sposta l’attenzione «dagli interessi delle banche a quelli dei cittadini impegnando il governo a rendere il più possibile trasparente per il consumatore il costo che grava sul commerciante per l’accettazione delle carte di pagamento, in quanto l’assenza di regolamentazione circa il limite minimo per gli acquisti tramite pos genera incertezza nei confronti dei consumatori finali».
Sulle tasse Candiani prosegue: «Mentre l’Europa chiede lo scalpo dell’Italia a un Renzi supino ai poteri forti, le nostre aziende chiudono sotto i colpi di una crisi resa ancora più dura da una politica del governo fatta di propaganda demagogica e scelte scellerate: il premier butta polvere negli occhi dei lavoratori come faceva Mussolini spostando gli aerei per compiacere all’amico Hitler, ci sarebbe da ridere se non fosse che a piangere siamo noi tutti cittadini-contribuenti costretti a pagare il conto salato di una deindustrializzazione che nella in provincia di Varese sconta colpe anche romane».
Sulle tasse Candiani prosegue: «Mentre l’Europa chiede lo scalpo dell’Italia a un Renzi supino ai poteri forti, le nostre aziende chiudono sotto i colpi di una crisi resa ancora più dura da una politica del governo fatta di propaganda demagogica e scelte scellerate: il premier butta polvere negli occhi dei lavoratori come faceva Mussolini spostando gli aerei per compiacere all’amico Hitler, ci sarebbe da ridere se non fosse che a piangere siamo noi tutti cittadini-contribuenti costretti a pagare il conto salato di una deindustrializzazione che nella in provincia di Varese sconta colpe anche romane».
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