Pd: “Soddisfazione per l’adozione del Pgt”
Il segretario Vincenzo Barletta il nuovo piano e l'idea di città che taglia le previsioni di edificazioni su terreni verdi «ma non smette di crescere». «Stupisce l'assenza in aula della Lega, che aveva lo slogan "basta cemento"»
«Una città che smetta di fagocitare i suoi spazi aperti, ma che non smetta di crescere». Il Pd di Gallarate esprime «grande soddisfazione» per l’adozione in consiglio comunale della Variante Generale al Piano di Governo del Territorio, votata lunedì sera. La Variante ha al centro la previsione di riduzione del cemento, con la eliminazione di edificabilità su oltre 590mila metri quadri di territorio oggi a bosco e prati: «Un atto di grande importanza – commenta il segretario del Pd Vincenzo Barletta – in cui si prefigurano i tratti della città futura: una Gallarate che immaginiamo felice, viva e vivibile, un luogo di qualità dove abitare e lavorare, dove esprimere pienamente la propria esistenza. Una Gallarate che vogliamo rispettosa del
proprio territorio – e che per questo smette di fagocitare i suoi spazi aperti – ma che non smetta di crescere e svilupparsi, ‘riscrivendo’ i propri tessuti a partire dalle numerose aree dismesse e degradate che la popolano e che costituiscono, oggi, la fonte di numerosi problemi. Una città che detta regole più semplici, che aiuta il rilancio della sua struttura produttiva e commerciale anche in funzione dei centri storici, che rilanci la città con una logica di qualità del costruito e non della sua mera quantità, che punti su una mobilità più sostenibile». Il Pd ricorda che la rotta che ha portato a questo primo obbiettivo è stata «accidentata» (anche per un ricorso presentato sulla zona Sud della città, la "area 336") ma «ha anche visto lo svolgersi di un percorso partecipativo che a Gallarate non aveva precedenti, con numerosi incontri nei quartieri, in mezzo agli abitanti di ogni singolo rione». I ringraziamenti di Barletta vanno ad Angelo Senaldi (ora deputato Pd, ma precedentemente assessore al territorio) e all’assessore Giovanni Pignataro, oltre che al sindaco, al gruppo Pd e agli altri gruppi consigliari.
Il segretario del Pd commenta anche lo scontro nato dalla convocazione d’urgenza («con tre giorni di anticipo, ma con alle spalle dieci incontri in commissione») che ha visto poi le opposizioni – con l’eccezione del consigliere Ncd Lozito – disertare l’aula, contestando la validità della seduta. «La quasi totale assenza delle opposizioni in aula risulta davvero una nota stonata. Stupisce che nemmeno per argomenti di tale importanza si riesca a confrontarsi nel merito; stupisce l’assenza soprattutto della Lega Nord, che aveva combattuto contro il vigente PGT e che aveva per slogan, in campagna elettorale, un ‘basta cemento’ piuttosto chiaro e perentorio. Noi crediamo che il futuro della Città sia qualcosa di troppo importante perché sia lasciato al teatrino, al gioco delle parti, alla politica concepita unicamente come tattica, come gioco del posizionamento rispetto a qualcun altro o a qualcosa d’altro. Il PGT – conclude Barletta – parla del futuro di tutti i gallaratesi. Ecco perché, da qui fino alla definitiva approvazione, ci impegneremo per migliorare ulteriormente il testo adottato lunedì, aperti a tutti i contributi di chi voglia davvero impegnarsi per il bene comune».
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