Porro: “Ricandidarmi? Ho già deciso, ma non lo dico”
Il sindaco sostenuto da una maggioranza di partiti di centrosinistra e liste civiche, è alla fine del primo mandato e avrebbe la possibilità di essere ricandidato alla guida della città
«Se candidarmi alle prossime elezioni amministrative? Ho già preso questa decisione ma non sciolgo ancor ala riserve. Non si conosce ancora la data delle elezioni, non vedo perchè dovrei dirlo io». Il sindaco di Saronno, Luciano Porro, sostenuto da una maggioranza di partiti di centrosinistra e liste civiche, è alla fine del primo mandato e avrebbe la possibilità di essere ricandidato alla guida della città. Ma ufficialmente non ancora sciolto la sua riserva.
«Personalmente ho già deciso cosa fare del mio futuro, ma non dico ancora nulla – aggiunge, senza nascondere le sue motivazioni -. Posso confermare che, con mia moglie e i miei figli, siamo tutti d’accordo. Ne stiamo parlando da anni di quello che avrei fatto per un eventuale secondo mandato, anche con altri della coalizione. Avendo già portato avanti due campagne elettorali, due volte eletto sindaco (anche se una solo per 15 giorni, ndr), sono contento che ci siano tante persone che vogliono mettersi in gioco, vuol dire che c’è ancora interesse per la gestione della cosa pubblica. I problemi sono tanti e difficili da affrontare. Il quadro si preannuncia a tinte fosche, dobbiamo cercare di essere speranzosi e ottimisti. Chiunque siano le persone che andranno a battagliare lo facciano per il bene della città. Per portare bene e concretezza, devono essere persone convinte di servire il proprio paese ed essere assolutamente integre».
«Personalmente ho già deciso cosa fare del mio futuro, ma non dico ancora nulla – aggiunge, senza nascondere le sue motivazioni -. Posso confermare che, con mia moglie e i miei figli, siamo tutti d’accordo. Ne stiamo parlando da anni di quello che avrei fatto per un eventuale secondo mandato, anche con altri della coalizione. Avendo già portato avanti due campagne elettorali, due volte eletto sindaco (anche se una solo per 15 giorni, ndr), sono contento che ci siano tante persone che vogliono mettersi in gioco, vuol dire che c’è ancora interesse per la gestione della cosa pubblica. I problemi sono tanti e difficili da affrontare. Il quadro si preannuncia a tinte fosche, dobbiamo cercare di essere speranzosi e ottimisti. Chiunque siano le persone che andranno a battagliare lo facciano per il bene della città. Per portare bene e concretezza, devono essere persone convinte di servire il proprio paese ed essere assolutamente integre».
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