Ravenna la provincia in cui si vive meglio, Varese 56esima su 107
La città romagnola conquista il primo posto nella classifica stilata ogni anno dal Sole 24 Ore sulla qualità della vita. La nostra provincia arretra di dieci posizioni rispetto al 2013
La 25esima edizione dell’indagine sulla qualità della vita uscita stamani, lunedì 1 dicembre, sulle colonne del Sole 24 Ore incorona Ravenna come provincia in cui si vive meglio. All’ultimo posto, al 107esimo posto Agrigento. Nella top ten prevalgono sia i centri montani del Nord Est sia le realtà emiliano-romagnole. Tra le grandi, migliorano Milano e Roma.
L’annuale rapporto del Sole 24 Ore confronta, annualmente, le performance di vivibilità delle province italiane tramite un’articolata serie di parametri suddivisi in sei capitoli d’indagine, ciascuno basato a sua volta su sei parametri e su una graduatoria di tappa: Tenore di vita, Affari e Lavoro, Servizi ambiente salute, Popolazione, Ordine pubblico e Tempo libero. Ravenna si guadagna il primato, per la prima volta, grazie agli alti voti ottenuti in materia di Servizi, nel capitolo Affari e lavoro, e nella Popolazione. Male invece la voce: Ordine pubblico. Al contrario Agrigento, sui reati può sfoggiare un buon piazzamento, ma negli altri test, in particolare alle voci ambiente e lavoro, si colloca in posizioni di retroguardia.
Nella top ten figurano soprattutto realtà medie o piccole, del Nord Est, montane: Trento è seconda, Belluno quarta, Bolzano decima. Il modello emiliano-romagnolo dimostra di tenere: con Modena, Reggio Emilia e Bologna nelle prime dieci. Buoni i risultati del Centro, in particolare delle province toscane. Il Mezzogiorno riesce a spingersi nella prima parte della classifica solo con le province sarde, Olbia-Tempio, Sassari e Nuoro. Per il resto deve rassegnarsi alla parte bassa, dove prevalgono province siciliane, calabresi e pugliesi e dove Napoli, ultima nel 2013, riesce a recuperare il 96 posto.
Male Varese che rispetto alla classifica 2013 perde ben dieci posizioni, classificandosi 56esima su 107 province esaminate. Partiamo dai dati positivi. La nostra provincia rimane nella top ten della graduatoria sul benessere, piazzandosi al decimo posto della classifica dominata da Modena, Aosta e Milano. Le pensioni (siamo al decimo posto in Italia con una media di 1.144 euro a persona) e la spese dei beni durevoli (2.379 euro all’anno a famiglia) fanno sì che la provincia rimanga tra le dieci migliori d’Italia. Male invece il piazzamento nella sezione "Affari e Lavoro", in cui primeggiano Reggio Emilia, Prato e Cuneo. In questa parte dell’indagine Varese, sebbene sia migliorata rispetto alla scorsa indagine, è solo 56esima. Il risultato finale è penalizzato dal 101esimo posto alla voce: "Spirito d’iniziativa", dalla scarsa propensione a investire (siamo 56esimi) e dall’84esimo piazzamento alla voce: "Imprenditoria giovanile". Male anche la parte relativa al credito. Il rapporto sofferenze/impieghi calcolato dal quotidiano economico, vede Varese piazzarsi al 29esimo posto, mentre per quanto riguarda l’export siamo solo 18esimi. Va un po’ meglio nella graduatoria su "Servizi Ambiente e salute" dove siamo 21esimi in graduatoria finale. A primeggiare nelle singole voci sono la sanità, siamo ottavi su 107 province e 23esimi per longevità (con una speranza di vita media di quasi 83 anni). Mediocri invece i risultati sulla velocità della giustizia, siamo sedicesimi, mentre va male la nostra pagella ecologica, calcolata sull’indice "Ecosistema Urbano di Legambiente" che ci vede solo 70esimi. Anche sugli asili nido i risultati non sono tra i più brillanti. Siamo 44esimi per numero di strutture dedicate ai più piccoli in rapporto con la popolazione. La nostra provincia peggiora anche nella dinamica dell’"Attrattività", dove primeggiano invece Siena, Parma e Piacenza. In questa sezione dell’indagine Varese peggiora rispetto all’anno precedente, classificandosi alla 79esima posizione della classifica. Decisamente insufficiente il piazzamento per quel che riguarda la voce "Ordine pubblico", dove la nostra provincia occupa la 92esima casella. Ad inficere sono le troppe frodi, estersioni e rapine, oltre a un numero elevato di furti in casa.
Qualche soddisfazione viene dalla sezione "Tempo Libero", in cui Varese migliora rispetto all’anno passato grazie alla buona performance, è il caso di dirlo, dei propri cittadini. L’indice di sportività dei suoi abitanti fa segnare un buon ottavo posto. Buono anche il dato sulla grande distribuzione in rapporto agli abitanti del territorio: siamo 27esimi. Un magra consolazione in un quadro generale che, in sintesi, potrebbe nettamente migliorare.
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