Dieci banche popolari entro 18 mesi diventeranno spa
La decisione, presa durante il consiglio dei ministri, riguarda quegli istituti con almeno 8 miliardi di euro di attivi. Dal provvedimento sono escluse le Bcc
Il Governo decide di intervenire anche sulle banche popolari, entro 18 mesi infatti quelle con attivi sopra gli 8 miliardi dovranno trasformarsi in società per azioni. Il premier Matteo Renzi nell’ultimo Consiglio dei ministri ha dato così il via libera al decreto su banche e investimenti. Gli istituti coinvolti dovrebbero essere: Banco Popolare, Ubi, Bper, Bpm, Popolare di Vicenza, Veneto Banca, Popolare di Sondrio, Creval, Popolare dell’Etruria e Popolare di Bari. E poiché il sistema delle popolari conta 70 istituti (Fonte Assopopolari) almeno 60 rimangono fuori dalla riforma, con 1,34 milioni di soci e attivi per 450 miliardi.
Non saranno toccate da questo provvedimento le "Bcc" e anche le popolari più piccole. L’articolo 1 del decreto legge che contiene il provvedimento, dà agli istituti coinvolti 18 mesi di tempo per superare il voto capitario e trasformarsi in società per azioni. Fino ad oggi, in assemblea per le popolari vigeva il principio "una testa un voto", per il quale ogni socio ha lo stesso peso indipendentemente dalla quota di capitale azionario detenuta.
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