I musulmani scrivono al sindaco: “L’Islam non c’entra coi terroristi”
Missiva delle famiglie musulmane residenti in paese per condannare gli atti terroristici in Francia. Il primo cittadino Landoni la diffonde a tutti i cittadini: "Servono atti di coraggio e gesti che accrescano il rispetto tra le genti"
Una lettera al sindaco dalle famiglie musulmane di Gorla Minore per dire che l’Islam non ha nulla a che vedere con quanto successo a Parigi: «Le famiglie mussulmane di Gorla Minore condannano categoricamente ogni azione criminale e barbarica contro i civili. I responsabili di queste azioni dicono di voler vendicare il profeta Mohammad ma è proprio lui a insegnarci che Allah è clemente e misericordioso, lui perdona e respinge il male con il bene». Parole sentite che il sindaco di Gorla Minore, Vittorio Landoni, ha voluto condividere con tutti i cittadini inviando, a sua volta, una lettera che parte dalle considerazioni dei musulmani residenti in paese: «Non so quante famiglie rappresenti questa lettera ma credo che sia un atto di coraggio da parte di chi vuole respingere il male e la violenza, prendendo le distanze da chi ha una concezione deviata e perversa della propria religione».
Il sindaco, dunque, cita anche ciò che sta avvenendo in Nigeria, dove interi villaggi vengono rasi al suolo con migliaia di vittime, in Siria e in altre parti del mondo dove la violenza ha preso il sopravvento su qualsiasi forma di dialogo: «La disumanità di questi atti non sia causa di analisi grossolane e teoremi banali e semplicistici. Per questo vi invito a sostenere tutte quelle parole e quei gesti che seminano rispetto e pace tra le genti». A diffondere la lettera inviata ai cittadini di Gorla Minore l’associazione Iniziativa 21058 di Solbiate Olona sulla propria pagina facebook.
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