«Abbraccerò Greta e le dirò: ‘Sei una grande’»
Torna il sorriso sul volto dei familiari di Greta Ramelli dopo la conferma dell’avvenuta liberazione. Il riscatto? “Parlate con la Farnesina”
Le campane a festa, come quando si fa un nuovo Papa, gli stop delle auto che rallentano di fronte alla villetta al numero uno di via Amendola, il sorriso di amici e conoscenti che fanno di una fredda sera d’inverno una luce di tepore che scalda le speranze dopo i fatti di Parigi: “Sì, è vero, Greta è libera”.
Ancora in molti non ci credono che la cooperante italiana rapita assieme all’amica Vanessa Marzullo l’estate scorsa è ora salva oltre confine, in Turchia. Le luci del primo piano rimangono a lungo spente mentre di fronte alla casa si presenta un amico di Famiglia, Gabriele, che sorridendo, commosso commenta: «Son contento per Antonella e per suo marito: sono contento per un genitore in pena, per quello che è successo stasera, sono qui per abbracciarli», dice con voce scomposta prima di andarsene: non scende nessuno a salutarlo, ma va via soddisfatto; sono le 19 e la notizia che rimbalzata su twitter nel pomeriggio è ora una certezza: il telegiornale parla di conferme da palazzo Chigi. È sicuro.
Arrivano due ragazze che suonano ed entrano nella casa di Greta, dove si accendono le luci. Passano alcuni minuti e non si fa attendere la voce commossa di Matteo, il fratello: scende le scale, fa il giro della casa, prende un grande respiro e tutto d’un fiato racconta la sua felicità col sorriso stampato in faccia. «Sono stati bravissimi», dice, riferendosi ai “servizi” e alla Farnesina, che non ha mai lasciato sola la famiglia, «è l’équipe migliore al mondo: oggi ci hanno telefonato, ci hanno detto che Greta e Vanessa erano salve».
Prima una chiamata, dagli Esteri, poi lo stesso Matteo Renzi ha contattato di persona la mamma di Greta. Matteo non ha ancora parlato al telefono con la sorella, non sa nulla del volo che la riporterà in Italia, né, di preciso dove sia. Nessuna informazione neppure sul riscatto: «Dovete chiedere alla Farnesina». Poche parole, ma ringraziamenti che vanno all’Italia, al popolo italiano e l’ultimo pensiero rivolto proprio a lei, a Greta: cosa gli dirai quando rivedrai tua sorella? «Le dirò che è una grande».
Finisce così, con le luci della villetta appena fuori Gavirate che si spengono e col viavai di curiosi, la seconda giornata più lunga della famiglia Ramelli, che da mesi con compostezza e riserbo aspettava l’epilogo di una storia che vedeva coinvolte due giovani ragazze italiane.
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