“La paura del diverso” si vince con la conoscenza
Le proposte di Anfass Varese e Fondazione Renato Piatti onlus per il Giorno della memoria: sabato 24 gennaio tavola rotonda sull'intolleranza, domenica 25 gennaio inaugurazione della mostra “Perché non accada mai più. Ricordiamo”
Il punto di partenza per combattere l’intolleranza non puo’ essere che la conoscenza. La proposta di Anfass Varese e Fondazione Renato Piatti onlus, per il Giorno della memoria, poggia su questo assunto. Per sabato 24 gennaio è prevista dalle 9 alle 13 una tavola rotonda al Salone Estense di Varese sul tema “La paura del diverso: riflessioni su intolleranza e dintorni”. Interverranno: Giorgio Rossi (primario Uonpia azienda ospedaliera di Varese), Ester Pocato (direttore Assi Asl provincia di Varese), Luigi Macchi (funzionario ufficio scolastico provinciale), Marco Vanetti (funzionario servizi sociali di Varese), don Ernesto Mandelli (cappellano fondazione Molina), don Michele Barban (direttore centro Gulliver), Gianni Spartà (giornalista) e Michele Imperiali (comitato scientifico Anfass onlus, direttore generale fondazione Renato Piatti). «L’invito a partecipare – spiega Paolo Bano, presidente di Anfass Onlus – è stato rivolto a tutta la cittadinanza con un occhio particolare ai giovani, attraverso le scuole, confidando nella collaborazione dei molti insegnanti che ancora lavorano sui valori. Abbiamo coinvolto i giovani anche nella progettazione e nella realizzazione del materiale promozionale e della scenografia della mostra».
In concomitanza con la tavola rotonda sarà infatti esposta una mostra, sotto i portici di Palazzo estense, dal titolo “Perché non accada mai più. ricordiamo”. L’inaugurazione ufficiale è prevista per domenica 25 gennaio a Villa Recalcati dove resterà esposta fino a domenica 8 febbraio (apertura ogni giorno dalle 10 alle 16 e 30). Durante l’inaugurazione il prefetto Giorgio Zanzi consegnerà la medaglia d’onore in memoria della famiglia di Carlo Montalbetti deportato e internato in un lager nazista.
La mattina del 27 gennaio verrà proiettato “Ausmerzen” di Marco Paolini, presso la sala Montanari di Varese, si replica il 3 febbraio sempre di mattina e la sera del febbraio, dove interverrà il regista Alessandro Leone. La soppressione scientifica degli Ausmerzen, ovvero i più deboli, coloro che non rientravano nei parametri nazisti di perfezione e produttività, iniziò in Germania prima del 1939 quindi ben prima dei campi di concentramento. Il programma di sterminio prevedeva l’annientamento di 300mila persone provenienti da molti paesi europei, Italia compresa, perché ritenute "vite indegne di essere vissute”
«Con questa mostra – conclude Cesarina Del Vecchio, presidente fondazione Renato Piatti Onlus – vogliamo onorare la memoria di quelle vittime innocenti e stimolare una riflessione sulle motivazioni culturali, scientifiche , politiche ed economiche che portarono a quello sterminio. Perché non accada mai più».
Tutte le iniziative sono realizzate in collaborazione con il Comune di Varese, e gondono del patrocinio della Provincia di Varese e di Anfass Lombardia Onlus, nonchè del contributo della Fondazione comunitaria del Varesotto.
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