Riforma della sanità: stop in commissione. Maroni: “Le modifiche entro venerdì”
Si è fermato alla prima riunione l'iter di approvazione della Riforma sanitaria in commissione. Il Governatore convoca Fabio Rizzi e assicura modifiche in tempi brevissimi. Le critiche del Pd
Verrà modificata già nella prossima riunione di giunta di venerdì 16 gennaio la Riforma della Sanità bloccata in commissione perchè non rispondeva alle procedure previste dal regolamento del Consiglio. Ne ha dato notizia lo stesso governatore Maroni dopo aver incontrato Fabio Rizzi, estensore della legge che modificherà il sistema sociosanitario lombardo.
L’iter della riforma, quindi, potrà riprendere in tempi brevi. In una nota, la Regione sottolinea che «il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ha dato la sua disponibilità, come atto di cortesia per evitare mere questioni formali, ad apportare le modifiche richieste dal nuovo regolamento del Consiglio regionale al testo della proposta di legge di riforma del sistema socio-sanitario». Da parte sua, Rizzi ha parlato di strumentalizzazioni da parte di alcuni gruppi politici, atti che non fermeranno l’iter legislativo.
Lo stop in commissione, però, ha provocato dure reazioni: «Sono dilettanti allo sbaraglio – ha commentato il segretario regionale del PD Alessandro Alfieri – Una gestione così superficiale di una riforma tanto importante non si era mai vista. Ora si blocca tutto e non sarà facile per Maroni trovare un nuovo punto di equilibrio con una maggioranza sempre più divisa. E intanto i lombardi continuano ad essere alle prese con gli stessi problemi».
In particolare, il testo di Rizzi deve essere riscritto in modo che sia in forma di modifica del testo unico della sanità anziché come testo autonomo. Inoltre occorre una relazione di compatibilità economica che espliciti in modo dettagliato l’impatto economico.
«La maggioranza è implosa e con queste condizioni la riforma della sanità rischia di non essere incardinata mai – aggiunge Carlo Borghetti, capodelegazione democratico in commissione sanità -. Solo per scrivere una relazione degli impatti finanziari di un sistema così complesso, e con un bilancio ridotto, gli uffici dovranno fare un lavoro enorme, e al contempo occorre riscrivere tutto il provvedimento in forma di modifica del testo unico esistente. Un infortunio non da poco, che è sintomo di un malessere evidente nella maggioranza».
«La maggioranza è divisa non solo su questioni formali ma anche sul metodo di lavoro con cui procedere – aggiunge la vicepresidente del Consiglio regionale Sara Valmaggi -. Il presidente Rizzi ha il dovere di proporre alla commissione un metodo di lavoro che sia trasparente e condiviso. Ricordo peraltro che c’è già depositato da luglio il nostro progetto di legge. Quando avremo il testo definitivo della giunta si facciano le audizioni, com’è logico fare».
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