Spacciava marijuana dai domiciliari, arrestato
Il 25enne stava scontando in casa una pena di un anno per lo stesso reato. I carabinieri incaricati di sorvegliarlo hanno eseguito una perquisizione in casa dopo aver visto alcuni piccolo spacciatori davanti all'abitazione
Non voleva proprio smettere di spacciare, nemmeno dagli arresti domiciliari. A Garbagnate Milanese è stato arrestato un italiano che, nonostante la misura restrittiva, continuava a spacciare. E’ stato scoperto dai Carabinieri di Garbagnate che hanno funzioni di controllo su di lui dal dicembre scorso, cioè da quando il giudice di Milano l’aveva condannato ad un anno di reclusione domiciliare sempre per lo stesso reato, cioè detenzione ai fini di spaccio. Il controllo approfondito è nato quando i Carabinieri hanno visto alcuni giovani già conosciuti come piccoli spacciatori allontanarsi in tutta fretta dall’abitazione di D.S.M., classe 85, italiano di Garbagnate, pregiudicato e nullafacente, come detto in regime di arresti domiciliari, all’arrivo dei militari.
Insospettiti dall’episodio, i Carabinieri hanno perquisito da cima a fondo la casa del pregiudicato, trovando in camera da letto 4 sacchetti contenenti oltre 400 grammi di marijuana. La droga è stata sequestrata, e l’uomo è stato arrestato e portato in caserma in camera di sicurezza in attesa di un nuovo giudizio sempre per spaccio di sostanze stupefacenti.
A Settimo Milanese, invece, è stato arrestato un rumeno classe ’71 che aveva rubato una telecamera in un centro commerciale della zona. Stessa sorte per tre sud americani pizzicati a rubare super alcolici per oltre 300 euro in un supermercato di Baranzate. Ad Arese, infine, sono stati sottoposti a fermo per ricettazione due albanesi classe 87, scappati ad un posto di controllo in via Senato. I due sono stati prontamente inseguiti e all’interno della loro auto, sotto un sedile, è stato rinvenuto una federa di cuscino contenente 500 euro in contanti, nonchè monili in oro ed in argento per svariate migliaia di euro di cui non hanno voluto spiegare la provenienza.
Condotti in caserma sono stati dichiarati in stato di fermo per ricettazione e hanno passato la notte agli arresti in attesa di essere giudicati in Tribunale a Milano.
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