Cirigliano: “La morte di Luigino era evitabile”
Dopo l'incendio di via Pontida il consigliere di Sel attacca l'assessore ai Servizi Sociali e chiede, in un'interrogazione, di riferire su come vengono assegnati i contributi del Comune per pagare bollette e affitti
Perchè Luigino Bruciotti, morto nell’incendio della sua abitazione, viveva senza elettricità e senza riscaldamento? Per quale motivo l’Assessore Cislaghi non era a conoscenza che in quell’appartamento era da tempo stato tolto il servizio di luce e gas? Quale rapporto il Comune ha nei confronti di Aler rispetto a quelle famiglie che si trovano ad alloggiare nelle case popolari e con quali report? Quali sono i criteri con i quali il Comune determina l’aiuto e l’intervento economico causato dal disagio che una famiglia è costretta ad affrontare? Il consigliere di Sel Marco Cirigliano ha presentato un’interrogazione all’assessore ai Servizi Sociali Mario Cislaghi in merito alla tragedia della povertà di via Pontida avvenuta nella serata di mercoledì quando il 56enne, forse a causa di una candela usata per fare luce all’interno della casa, è morto in seguito all’incendio dell’abitazione.
Il consigliere di Sinistra Ecologia e Libertà accusa l’assessore di una gestione sbagliata nel metodo per il caso dei due fratelli che vivevano nell’abitazione Aler: «Il caso era noto ai Servizi Sociali e all’Assessore Mario Cislaghi, infatti nel 2014 furono stanziati 1137 euro e recentemente 411 euro». Il consigliere si chiede, dunque, come vengano gestiti i contributi che vengono dati alle famiglie in difficoltà della città se, nonostante l’intervento del Comune, i Bruciotti erano comunque senza gas e luce. Il consigliere sottolinea che «Tanti cittadini pensano (compreso il sottoscritto), come si legge dagli articoli di giornale, che se il Comune avesse pagato le bollette questa tragedia si sarebbe potuta evitare».
Infine Cirigliano chiede all’assessore di relazionare anche sui dati forniti ad una precedente interrogazione nella quale viene dichiarato che gli uffici di via Roma assitono 61 persone e relativi nuclei familiari per il pagamento delle bollette e 45 persone per il pagamento dell’affitto. Per Bruciotti, infine, il Comune ha deciso di pagare le esequie con il cosiddetto funerale di povertà.
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